Napoli, de Magistris gioca a fare il rivoluzionario ma privatizza Anm

Presidio di lotta dei lavoratori davanti alla sede aziendale di Fuorigrotta organizzata dall’Usb

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris più volte ha dichiarato di essere un “antisalviniano”, un “antiliberista”, di essere pronto a guidare un coalizione politica alternativa per impedire l’affermazione dei “poteri forti” ma non alza un dito per impedire la privatizzazione dell’ Anm, l’azienda di trasporto pubblico di proprietà del Comune di Napoli. I soliti bene informati sostengono che la società Bus Ferrovie che già gestisce il trasporto pubblico locale a Firenze, in Umbria, a Padova e da un anno a Salerno, sarebbe orientata a rilevare l’azienda di via Marino. Il Comune e i sindacati confederali di categoria,  però, dovrebbe garantire l’attuazione di un piano di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale “lacrime e sangue” che prevede esuberi, trasferimenti e cambio di mansione. Voci che stanno alimentando un delicato clima di tensione. Stamattina, un centinaio di lavoratori hanno presidiato la direzione aziendale affiggendo striscioni e urlando slogan molto duri. L’iniziativa è stata promossa dall’Unione Sindacale di Base.

Oggi, solo oggi, i sindacati confederali, assieme ai vertici di Azienda e Comune di Napoli, in primis il Sindaco Luigi de Magistris, sono preoccupati per il futuro aziendale e si “agitano” – spiegano in una nota gli esponenti del sindacato indipendente – Noi non  parteciperemo  al coro di quelli che dicono “meglio tardi che mai”, io vi giudico e vi giudico corresponsabili di una situazione che andava affrontata con gli “attributi”, senza deridere coloro i quali si sono mostrati scettici e preoccupati dal primo momento. Chi si è concentrato sul clientelismo anzichè sulla lotta agli sprechi (superminimi e stipendi d’oro dei Funzionari sono ancora lì!), sugli “accordi ad personam” anzichè sul rilancio del servizio (vedi la chiusura del deposito Garittone), chi ha illuso i lavoratori parlando di salvezza dell’ANM e la cittadinanza parlando di rilancio (secondo il primo cittadino il 2019 doveva promuovere Napoli a capitale mondiale del trasporto pubblico locale), oggi deve solo andare a casa perchè ha fallito – evidenziano gli esponenti dell’Usb –  Al’Amministrazione Aziendale e sindacati complici chiedo almeno un sussulto di dignità: non andate avanti con stupide ed inutili promozioni già programmate, perchè non vi basterà l’aria romantica di oggi, domani è già San Faustino”

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