Napoli, carcere per la zia che ha sfregiato con l’acido le due nipoti

L’ordinanza è stata firmata dal Gip Saverio Vertuccio

Disposta la custodia cautelare in carcere per la giovane di 19 anni accusata di avere sfregiato con l’acido due sue nipoti lo scorso lunedì nel quartiere di Napoli.

L’ordinanza è stata firmata dal gip di Napoli Saverio Vertuccio. L’autorità  giudiziaria ha ritenuto insussistente il pericolo di fuga ma invece fondati i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagata. “L’indagata è dotata di una .straordinaria e radicata propensione a risolvere qualsiasi questione mediante il ricorso a inaudite forme di violenza” – scrive il Gip Vertuccio nell’ordinanza.

Ascoltate dopo essere state medicate in ospedale, le due giovani vittime dell’aggressione hanno riferito di avere riconosciuto nella zia la donna che le ha spruzzato contro l’acido. Le due ragazze  hanno anche riferito di un episodio accaduto lo scorso Capodanno, quando le due opposte fazioni della stessa famiglia si sono ritrovate e azzuffate davanti a una pizzeria per uno sguardo di troppo – hanno anche sostenuto di sospettare che l’incendio della loro Smart fosse verosimilmente riconducibile agli autori dell’aggressione.

L’indagata, durante l’interrogatorio, sarebbe caduta più volte in contraddizione durante la ricostruzione dei fatti: contrastanti sono state ritenute le sue dichiarazioni sia rispetto a chi era in possesso dell’acido, sia relativamente al percorso coperto quella sera sullo scooter, diverso da quello tracciato dagli investigatori. Le vittime hanno anche descritto nei particolari l’episodio che ha determinato la rottura in famiglia, in cui è coinvolto il nonno, risalente a diversi anni fa e il profluvio di ingiurie e reciproche accuse concretizzatosi sui social, soprattutto con dei video pubblicati su Tik-Tok.

La descrizione dei fatti avvenuti quella notte da parte delle due vittime, ascoltate separatamente, è stata ritenuta chiara, lineare e logica. L’unico tentennamento, in entrambe, è emerso quando è giunto il momento di rivelare ai poliziotti e al pm il nome dell’autrice del gesto. La 19enne si sarebbe anche tradita in relazione alla vicenda dell’incendio della Smart, relativamente un video, pubblicato su Tik-Tok.

Annuncia il ricorso al Tribunale del Riesame l’avvocato Bernardo Scarfò legale della 19enne. L’avvocato ritiene meritevoli di ulteriori approfondimenti le ricostruzioni sulla collocazione nella zona della Sanità  degli scooter degli aggressori, tracciati grazie ai sistemi di riconoscimento delle targhe.

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