Napoli, bufera sul bando per messo notificatore

 

Durissima nota di Luca Lanzetta del Movimento Libero e Autonomo

Bufera sulla Soes, l’azienda appaltatrice del Comune di Napoli che gestisce le attività riguardanti le sanzioni del Codice della strada, dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali. L’azienda ha avviato un bando per la preselezione di un corso professionale per 120 messi notificatori senza rispettare i criteri di trasparenza. L’avviso è stato pubblicato sul sito aziendale tra lunedì e martedì scorsi, a mezzanotte, chiudendo le iscrizioni alle 8 del mattino seguente. “E’ stato raggiunto il limite massimo massimo di 120 iscrizioni per la preselezione. Pertanto le iscrizioni si intendono concluse”. L’avviso e la pagina sono poi sparite dopo l’ondata di proteste via web.  La vicenda è diventata pubblica grazie ad un articolo pubblicato dal giornale online Stylo24.  L’ente di Palazzo San Giacomo ha sospeso le procedure attivando un’inchiesta interna Immediata la reazione delle associazioni di rappresentanza sociale.   “Abbiamo appreso dal sito d’inchiesta Stylo24 che la Soes con modalità che possiamo definire almeno discutibili, avrebbe avviato un bando di preselezione online per Messo Notificatore che è durato 8 ore, da mezzanotte alle otto, ed è andato subito sold-out. Apprezziamo che l’amministrazione comunale abbia subito fermato il tutto, ma chiediamo ulteriore chiarezza”. Lo afferma Luca Lanzetta, presidente del Movimento Libero e Autonomo, associazione che raccoglie gli enti formativi campani. “Abbiamo già avuto modo in passato – continua – di riscontrare trasversalmente come i ‘bandi a click’, quelli a presentazione computerizzata per intenderci, nascondono quasi sempre una zona fumosa, poco chiara. Quello della Soes è solo l’ultimo in ordine di tempo, ma in passato abbiamo fermato finanche bandi regionali per motivi simili: piattaforme internet che vanno improvvisamente giù, poca trasparenza etc.etc. E le nostre motivazioni sono sempre state valide e accolte”. “Quello del Messo Notificatore – spiega Lanzetta – è uno dei corsi che le agenzie formative hanno maggiormente promosso negli scorsi mesi, consapevoli che prima o poi questa figura professionale sarebbe stata necessariamente richiesta da enti e istituzioni. Avevamo anticipato, come spesso accade, questa opportunità occupazionale e molti dei nostri consociati hanno avviato percorsi ad hoc proprio in vista di un possibile inserimento lavorativo degli allievi. Vedere quindi che ancora una volta si ripetono logiche che a voler malignare sembrano clientelarimortifica tanto il nostro lavoro quanto lo sforzo dei corsisti nel formarsi in questo delicato mestiere che richiede estreme competenze”. “Lo diciamo da tempo – conclude Lanzetta – che l’epoca delle jacovelle e dei furbetti è finita. Raggiungere la legalità al 100 percento sarà anche un’utopia. Ma è comunque l’obiettivo a cui dobbiamo mirare noi tutti”.

                                                                                                                       

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