Napoli: addio a Maurizio Cerino, cronista di razza

Ha partecipato alla sceneggiatura di Fortapàsc di Marco Risi

Si è spento a 65 anni Maurizio Cerino, cronista di punta del Mattino. Esperto delle dinamiche della criminalità organizzata in Campania, nella vita privata era appassionato di musica.

Nel 1995, Maurizio Cerino ebbe il premio Cronista 1995 per aver scritto una serie di articoli sulla morte del professore Antonio Vittoria, preside della facoltà di Farmacia, indagato per la tangentopoli sanitaria.

Suo il libro “Da Corleone a Torre Annunziata: il caso Siani”, sua la sceneggiatura del film “Mehari” al quale venne assegnato il nastro d’argento della stampa specializzata al Film festival di Taormina (2001-2002), Cerino ha co-firmato la sceneggiatura del film FortApàsc di Marco Risi, assieme allo stesso Risi, Andrea Purgatori e Jim Carrington.

Il Sugc, Sindacato unitario dei giornalisti campani in una nota sottolinea che Maurizio Cerino era “cronista di razza, una vita spesa al Mattino di Napoli. Ha raccontato per anni la cronaca nera in Campania, ed è stato esempio per tante generazioni di giovani giornalisti. Sempre attivo nella vita sindacale del giornale e dell’Associazione regionale di stampa. Per anni è stato presidente dell’Unione cronisti della Campania, è stato consigliere del sindacato regionale dei giornalisti e più volte è stato delegato ai Congressi della Fnsi. Ha partecipato alla sceneggiatura di Fortapàsc, il film di Marco Risi dedicato a Giancarlo Siani. Tra le sue grandi passioni c’era la musica, suonava il flauto. Lascia la moglie e due figli”. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania “si stringe con affetto alla famiglia e ai colleghi del quotidiano il Mattino”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest