L’annuncio del procuratore capo di Lecce, Cataldo Motta

LECCE – Poteva morire in qualunque altro posto. E non aveva assunto droghe quella sera. C’è la svolta nel caso di Lorenzo Toma, il 18enne salentino morto fuori domenica notte nella discoteca Guendalina di Santa Cesarea. “E’ morto per cause naturali” dice il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, incontrando i giornalisti nel primo pomeriggio per comunicare i risultati degli esami tossicologici sul corpo del ragazzo. “Abbiamo fatto una ricerca – spiega il magistrato – indirizzata esclusivamente alla eventuale presenza di sostanze stupefacenti o di tipo farmacologico ma non abbiano trovato niente neanche in riferimento ad un tempo passato. Gli esami biologici non hanno riguardato la presenza di alcol perché questo comunque non avrebbe inciso sulla morte”. Addirittura “l’alcol – aggiunge Mota – essendo un vasodilatatore avrebbe persino potuto procurare effetti positivi alla patologia di cui Lorenzo soffriva, una cardiomiopatia ostruttiva che spesso causa una morte improvvisa e che essendo asintomatica è difficile da diagnosticare”.

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