Milano, il sindaco Sala condannato per falso: altri guai per il Pd

Appalto per l’assegnazione della piastra dell’Expo: l’allora commissario accusato di aver retrodatato due verbali con cui, nel maggio del 2012, furono sostituiti due componenti della commissione di gara

Era imputato per falso materiale e ideologico, con l’accusa di aver retrodatato due verbali con cui, nel maggio del 2012, furono sostituiti due componenti della commissione di gara. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è stato condannato a sei mesi di reclusione, convertiti in pena pecunaria di 45mila euro, per l’assegnazione del maxi-appalto per la Piastra dei servizi dell’Esposizione universale del 2015. Sala è accusato in qualità di ex commissario e amministratore delegato di Expo. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Milano, il pm aveva chiesto 13 mesi.  Assoluzione invece per l’ex manager di Expo, Angelo Paris, accusato di concorso nel falso con Sala e di tentato abuso d’ufficio: non firmò quei due verbali retrodatati. Al sindaco del Pd non si applica la legge Severino, che non contempla il falso tra i reati comportanti la sospensione. – che avrebbe portato alla sospensione dalla carica dopo la condanna in primo grado – sia per il tipo di reato per cui e’ stato condannato, il falso, che per la pena inferiore ai 2 anni. L’ex ad Expo era stato prosciolto in via definitiva da un’accusa di abuso d’ufficio e aveva ottenuto un’archiviazione da quella per turbativa d’asta in altri filoni dell’inchiesta.  Secondo i calcoli, a novembre dovrebbe prescriversi il reato per cui Sala è stato condannato: starebbe quindi a lui decidere se avvalersi di tale possibilità, oppure rinunciarvi, per fare ricorso in appello e chiedere l’assoluzione nel merito. Le parole del legale del sindaco sembrano aprire alla seconda opzione. “L’intenzione punitiva del Tribunale è – sostiene l’avvocato Salvatore Scuto – fuori dalla storia oltre che essere un’ingiustizia. Qui c’è una grande assunzione di responsabilità del sistema giustizia che arriva a pronunciare una sentenza di condanna per un fatto che riguarda la gestione di un grande evento che ha dato lustro e ricchezza a questa città. E’ finito il primo tempo, la partita è lunga e questa ingiustizia verrà cancellata”.

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