Marcianise, rogo impianto rifiuti: E’ disastro ambientale, cittadini avvisati con ritardo

 

La denuncia della consigliera Maria Muscarà

 L’Arpac, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania ha fornito con molto ritardo i dati riguardanti l’inquinamento prodotto dall’incendio doloso verificatosi lo scorso 27 ottobre nell’impianto di stoccaggio della Lea di Marcianise. Risultati catastrofici resi noti solo oggi.  Lo rende noto Maria Muscarà, la combattiva consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. “Le diossine sono 58 pg, cioè 386 volte superiore al limite di 0,15 – sottolinea la consigliera Muscarà –  solo alle ore 17,10 circa di oggi sono stata contattata telefonicamente per informazioni circa l’aggiornamento dei dati analitici inerenti  micro inquinanti PCDDePCDF(diossine e furani). I dati comunicati, precisamente 58PGITEQ/m3, 
si riferiscono a campionamento effettuato dalla centralina installata 10 metri dall’incendio LEA, in un intervallo di tempo compreso tra le ore 16 di sabato 26 ottobre e le ore 16 di domenica 27 ottobre scorsi – puntualizza Muscarà –  P
erchè questi dati sono pubblicati sul sito Arpac solo oggi 5 novembre? Come è stata avvisata la popolazione sui comportamenti da tenere per difendersi da questo avvelenamento? – domanda la consigliera pentastellata – Poi più che i dati delle analisi dell’aria, servirebbero quelli della ricaduta delle ceneri che ci faranno mangiare nei prossimi mesi con i prodotti ortofrutticoli. Ancora è un mistero – conclude Muscarà  –  Perchè non misurino gli Ipa, gli  idrocarburi policiclici aromatici prodotti in grandi quantità quando si brucia plastica”. Dunque, è necessario, urgente procedere a un rilievo  del livello di agenti inquinanti depositati su terreni circostanti e campi coltivati. Interdire un’intera area non basta. Bisogna allertare cittadini e consumatori e redigere un catalogo di comportamenti e consigli sull’acquisto e il consumo di beni alimentari

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