Napoli, il sindaco vuole unire i popoli del mondo ma è senza maggioranza in consiglio

L’assise oggi avrebbe dovuto affrontare una seduta monotematica sulla gestione e dismissione del patrimonio immobiliare del Comune.

E’ durata  pochi minuti la seduta di Consiglio comunale fissata per oggi. Al primo appello il numero dei consiglieri presenti in aula era di 21 su 40. Quindi la seduta è stata sciolta per mancanza di numero legale.  In aula erano assenti i gruppi dei Verdi, degli Sfasteriati, di Agorà. Prima che la seduta fosse sciolta, si è proceduto alla surroga del consigliere d Sinistra in Comune, Pietro Rinaldi, a cui subentra Rosaria Galiero. Il Consiglio oggi avrebbe dovuto affrontare una seduta monotematica sulla gestione e dismissione del patrimonio immobiliare del Comune.

La maggioranza politica che sostiene il sindaco è divisa. Tutti contro tutti.  Il giro di poltrone, il rimpasto e i rimpastini hanno scontentato molti esponenti politici. A Palazzo San Giacomo si parla solo di liste, listarelle, elezioni europee, elezioni regionali, alleanze e coalizioni. Il sindaco, invece, alle prime luci dell’alba pubblica il solito post del lunedì sostenendo che “è venuta l’alba per unire i popoli di tutto il mondo”, Intanto, in Città peggiorano le condizioni di vita,  le strade sono dissestate, gli alberi rappresentano un pericolo pubblico perchè non vengono potati, le politiche sociali sono inesistenti, i quartieri della periferia continuano ad essere abbandonati.

La reazione delle opposizioni –  “Oggi per la terza volta consecutiva si è potuto iniziare il Consiglio comunale grazie alle opposizioni che hanno garantito il numero legale. Solo la presenza in aula dei consiglieri di opposizione ha fatto sì che si potesse procedere all’attribuzione del seggio a Rosaria Galiero, in seguito alle dimissioni del consigliere Rinaldi. Una maggioranza che non é in grado di garantire la surroga di un consigliere appartenente a gruppi che sostengono la stessa, non si può considerare tale”. É quanto affermano, in una nota, i portavoce del gruppo consiliare Movimento 5 stelle Matteo Brambilla e Marta Matano. Noi siamo rimasti in aula con spirito istituzionale per consentire la surroga del consigliere dimissionario ma, successivamente, abbiamo richiesto la verifica del numero legale, constatando che questa è una maggioranza che fu. Ci auguriamo che il sindaco e la sua ‘maggioranza’ ne traggano le dovute conclusioni” concludono i due esponenti M5S.

Alza il tiro David Lebro, capogruppo de “La Città”, a maggio 2017 uscito dalla maggioranza e passato all’opposizione: “De Magistris si dimetta”, dichiara Lebro secondo cui “stamani abbiamo assistito all’ennesimo flop di de Magistris. La maggioranza non esiste più e ormai il copione in Consiglio si ripete con la caduta puntuale del numero legale prima di iniziare la discussione in Aula. Nemmeno il rimpasto in Giunta e il valzer di poltrone di questi giorni che ha coinvolto gran parte dei dirigenti del movimento Dema, dal Comune alla Città Metropolitana, è servito per trovare un equilibrio a una situazione politica e istituzionale completamente allo sfascio”.  Secondo Lebro “il sindaco de Magistris farebbe bene a prendersi le sue responsabilità e mettere fine a quest’agonia perché, piuttosto che rinvigorire l’azione amministrativa come annunciato come sempre in pompa magna, è stato solo capace di peggiorare ulteriormente una situazione già terribilmente disastrata. E’ oggettivo che ormai non ci sono più le condizioni per andare avanti. Ormai solo le dimissioni potrebbero mettere fine a questa sofferenza”, conclude Lebro.

La pensa allo stesso modo Andrea Santoro, consigliere di Fratelli d’Italia: “Con soli 12 consiglieri in aula su 41 – dichiara – è ormai evidente che il sindaco de Magistris non ha più i numeri per governare Napoli. Le opposizioni, per senso di responsabilità istituzionale, hanno permesso l’apertura del Consiglio e la surroga del consigliere dimissionario. Ma subito dopo abbiamo chiesto la verifica del numero legale per fotografare la realtà: anche con l’ingresso della nuova consigliera, de Magistris dopo il rimpasto pasticciato che ha fatto non ha più una maggioranza”. Secondo Santoro “la cosa scandalosa è apprendere da indiscrezioni di stampa del mercimonio che si sta consumando con incarichi in enti pubblici di rilievo, dalla Città Metropolitana al Centro Agroalimentare e finanche alla Mostra d’Oltremare, per recuperare questo o quel consigliere. Altro che il manuale Cencelli e le spartizioni della Prima Repubblica”

 

                                                                                                                                    Ciro Crescentini

 

(Foto di Antonio Capuozzo Ufficio Stampa Comune di Napoli)

 

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