I voti favorevoli sono stati 315, i contrari 142, cinque gli astenuti. Domani mattina è prevista la votazione finale dell’assemblea, poi il provvedimento passerà all’esame del Senato. Il leader del Pd su quello di Ap: “Se dopo anni che sei stato al governo, hai fatto il ministro di tutto, non riesci a prendere il 5%, è evidente che non possiamo bloccare tutto”
Alla Camera passa la manovra con la fiducia posta dal governo, ma Mdp si sfila dalla maggioranza e non vota. L’Aventino di Articolo 1 mette a rischio la legge al Senato, dove i numeri sono risicati, e la stessa sopravvivenza del governo. A Montecitorio, dove la maggioranza è ampia, i voti favorevoli sono stati 315, i contrari 142, cinque gli astenuti ( quattro deputati di Scelta Civica – Ala D’Agostino, Lainati, Vezzali e Zanetti e Lacquaniti del Misto). Domani mattina è prevista la votazione finale dell’assemblea, poi il provvedimento passerà all’esame del Senato. Il decreto deve essere convertito in legge entro il prossimo 23 giugno. Oltre ai deputati di Mdp, non rispondono alla chiama i cinque Udc del gruppo Misto. Un segnale della frattura apertasi tra i centristi e il Pd. Uno scontro che deflagra tra Renzi e Alfano su elezioni anticipate e soglia di sbarramento al 5% nella nuova legge elettorale. Il leader del Pd replica a quello di Ap, che gli rinfaccia l’impazienza di rientrare a Palazzo Chigi.
“Se dopo anni che sei stato al governo – dice Renzi di Alfano durante la registrazione di Porta a Porta- e hai fatto il ministro di tutto non riesci a prendere il 5%, è evidente che non possiamo bloccare tutto. E comunque, è un fatto positivo che i piccoli partiti rimangano fuori. Io potevo restare a Palazzo Chigi e invece me ne sono andato. Ho l’impressione che sono loro che hanno paura ma non è accettabile il veto dei ‘piccoli'”.
“Si può votare a settembre o ottobre – aggiunge Renzi – Teoricamente sì, tanto è vero che la Germania vota il 24 settembre e l’Austria l’8 ottobre. Si può votare a ottobre, non si rischia un esercizio provvisorio, ma si può votare anche in primavera”. La replica di Alfano: : “Renzi insulta, ma sfugge alla domanda cruciale: fa cadere anche il governo Gentiloni oppure no? Della nostra soglia con Matteo ne parleremo in Parlamento la prossima legislatura, perché ho l’impressione che ci rivedremo”. Tra Mdp che si sfila e lo scontro Renzi-Alfano, la sopravvivenza del governo Gentiloni è sempre più a rischio.