L’Oms ridefinisce l’immunità di gregge

 

   Il 13 novembre 2020 l’Organizzazione ha modificato nel suo sito web la definizione d’ “immunità di gruppo” facendola di fatto coincidere con l’agenda globale relativa alle future campagne vaccinali e alla misure di lockdown.

Una delle certezze che ci lascia questo 2020 è la totale inaffidabilità dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) che fin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria globale ha dimostrato di tenere a cuore più gli interessi economici dei suoi finanziatori privati che la salute dell’intera umanità. Non è il caso qui di ritornare sulle insensate restrizioni suggerite ai governi membri, come l’obbligo della mascherina, il distanziamento sociale, i lockdown e i coprifuoco; basta dare un’occhiata alle cifre dei contagiati, soprattutto dei paesi che più rigidamente hanno applicato queste misure, come Italia, Spagna e Argentina, per rendersi conto della loro totale inefficacia, oltre agli effetti nefasti sulle loro economie.

  È sufficiente evidenziare che l’istituto diretto da Tedros Adhanom palesa un evidente conflitto d’interessi. Al primo e terzo posto tra i suoi principali finanziatori ci sono infatti la Fondazione B&A Gates e la Gave Allianze, ovvero, due enti che fanno capo all’ideatore di Microsoft, il magnate statunitense Bill Gates, da anni anche investitore nel business dei vaccini. Nell’anno della cosiddetta “pandemia” da covid-19 il sedicente filantropo nordamericano ha utilizzato la sua influenza all’interno dell’OMS affinché quest’ultima suggerisse ai governi membri misure drastiche e liberticide, ma che hanno favorito i suoi affari (lo smart working ha determinato un aumento considerevole delle vendite di prodotti informatici) e  quelli di altre multinazionali.

  Eppure, già a metà marzo, nonostante il terrore diffuso dai media e dalle autorità sanitarie, in primis proprio l’OMS, era evidente che si trattasse di poco più di un’influenza, e che il numero elevato di vittime registrato nei primi giorni dell’epidemia si dovevano a protocolli sbagliati e alle disastrose condizioni della sanità pubblica di molti paesi europei. Ma come detto, l’obbiettivo dell’OMS era quello di istallare il terrore nelle popolazioni di tutto il mondo affinché accettassero, senza proteste, il reset dell’economia mondiale (ricordate la copertina del Time: “The Great Reset”?) programmato dai suoi finanziatori/padroni, ovvero: l’accentramento del potere economico, e quindi politico, nelle mani di pochi gruppi finanziari e la totale proletarizzazione dell’umanità, destinata ad un’esistenza fatta di miseri sussidi e di libertà vigilata. Il distanziamento sociale, i lockdown, il coprifuoco, la chiusura di teatri, cinema, bar, ristoranti, palestre, oltre ad avere un fine economico,   rispondono ad una disegno a-politico: evitare che i cittadini possano incontrarsi e magari confrontarsi su quanto stanno vivendo, e attraverso il confronto, prendere coscienza di questa farsa globale e organizzarsi per opporsi a questo regime sanitario.

  Ma perché questo Truman Covid Show possa continuare, almeno fino a quando le oligarchie mondiali non abbiano portato a compimento i loro piani: l’accaparramento delle economie di interi paesi a prezzi stracciati (il MES ha questo scopo), è necessario, oltre all’appoggio totale del mainstream, anche quello della “scienza”. Ed è qui che diventa veramente centrale il ruolo politico dell’OMS in questa “pandemia”. Nonostante la bassissima mortalità di questo virus e l’efficacia di terapie alternative al vaccino, Adhanom e compagni continuano a far dipendere l’uscita dall’emergenza sanitaria dall’efficacia dei vaccini e dal successo della campagna vaccinale. A questi signori non importano i dubbi sollevati da più istituzioni scientifiche circa la sua efficacia e soprattutto i rischi per la salute; ciò che gli sta a cuore è assecondare i piani dei loro padroni, l”oligarchia globalista, di cui fanno parte, naturalmente, anche le multinazionali del farmaco come Pfiser, Moderna e AstraZeneca.

  Ma l’ossequiosità dell’OMS verso Bill Gates e gli altri padroni dell’economia mondiale è andato ben oltre: il 13 novembre 2020 ha reso il “divin vaccino” un culto per l’eternità. In quella data l’istituto ha infatti modificato nella proprio sito internet la definizione di “immunità di gregge”. Come è noto, con questo concetto la maggioranza degli scienziati si riferisce alla capacità di un gruppo di resistere all’attacco di un’infezione verso la quale una gran proporzione dei suoi membri è immune. Tale resistenza si verifica o perché questa parte significativa ha superato la malattia con anticorpi propri o per mezzo di una vaccinazione. In entrambi i casi finisce con il fornire una tutela anche agli individui del gruppo che non hanno sviluppato direttamente l’immunità. Ebbene, l’OMS ha cambiato questo concetto adattandolo alle misure restrittive di questi mesi e alla campagna di vaccinazione anti-covid appena partita. L’immunità di gruppo – si legge sulla sua pagina web – conosciuta come “immunità di popolazione”, è un concetto relazionato con il vaccino, ed indica che una popolazione è protetta da un determinato virus solo se ha raggiunto una certa soglia di vaccinazione. E aggiunge: L’immunità di gruppo si ottiene proteggendo le persone da un virus, non esponendole ad esso.

   Ciò che sconcerta di questa nuova definizione non è tanto il fatto che minacci il principio, questo sì scientifico, secondo cui noi essere umani abbiamo per natura la capacità di proteggerci dalle infermità senza dover ricorrere ad un vaccino. L’aspetto veramente preoccupante di questa modifica semantica sono le sue conseguenze in ambito politico. È vero che le indicazioni di quest’istituto non sono vincolanti per i paesi membri, ma abbiamo anche constatato, durante quest’annus horribilis, che sono state seguite alla lettera da molti governi, in primis quello italiano. E visto i precedenti, è sensato prevedere che questa nuova definizione abbia lo scopo di legittimare “scientificamente” questo regime sanitario globale in cui stiamo vivendo da quasi un anno. La nuova definizione di “immunità di gregge” può diventare il fondamento “scientifico” per rendere prassi il lockdown in vista di future pandemie, e, ovviamente, la scoperta di un vaccino l’unica via per uscirne.

  Se vogliamo fermare sul nascere questo folle progetto di “nuova normalità”, fatta di periodi di libertà vigilata, con tanto di coprifuoco, alternati a periodi di arresti domiciliari, dobbiamo reagire ora. Non c’è più tempo per la sola riflessione: bisogna disobbedire alle folli restrizioni imposteci da questa oligarchia globalista attraverso le loro marionette al governo. Le leggi costituzionali e il diritto internazionale sono dalla nostra parte, per cui, come direbbe Marx: non abbiamo nulla da perdere, fuorché le nostre catene.

Antonio Sparano Ricercatore Università di Buenos Aires

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