Lo scambio è avvenuto: liberato l’ingegnere Abedini. Vittoria politica dell’Iran su Italia e Stati Uniti

L’accademico iraniano era stato arrestato senza valide motivazioni lo scorso 16 dicembre a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti.

Lo scambio è avvenuto. Dopo il rilascio a Teheran della giornalista Cecilia Sala, questa mattina Liberato e sarebbe già arrivato a casa, Mohammad Abedini Najafabadi, il 38enne l’ingegnere iraniano che era stato arrestato per l’estradizione lo scorso 16 dicembre a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti. E’ stato liberato questa mattina poco dopo le 9. L’annuncio è stato dato da Esmaeil Baqaei, portavoce del  Ministero degli Affari Esteri.

L’ingegnere è stato rimesso in libertà da un collegio della quinta Corte di Appello riunito d’urgenza nn appena è arrivata la richieste di revoca della misura cautelare firmata dal Ministro Nordio

Nel dare la notizia della liberazione di Abedini, e del suo ritorno in patria, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha espresso “apprezzamento per la cooperazione di tutte le parti interessate”. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Irna, rilanciando le dichiarazioni del portavoce in merito “agli sforzi compiuti dall’apparato diplomatico per dare seguito alla questione”. Oltre alla “soddisfazione” per il rilascio del connazionale, Baghaei ha sottolineato che il ministero degli Esteri “non risparmierà alcuno sforzo nell’adempiere ai suoi doveri intrinseci di proteggere i diritti dei cittadini iraniani all’estero”.

In precedenza, il direttore generale degli Affari dell’Europa occidentale presso il ministero degli Esteri iraniano, Majid Nili Ahmadabadi, ha affermato che l’arresto di Abedini è stata un’azione “illegale” intrapresa dall’Italia su richiesta del governo degli Stati Uniti e in linea con le sue intenzioni “politiche e ostili” e ha aggiunto che “il governo degli Stati Uniti cerca di prendere in ostaggio cittadini iraniani in tutto il mondo imponendo l’applicazione extraterritoriale delle leggi interne del paese”.

Significativo il commento pubblicato alcuni giorni fa su Facebook dal Prof Alessandro Orsini docente ed esperto di geopolitica internazionale. “Sotto il profilo politico, l’Iran è il vero vincitore di questa partita. Mi è agevole dimostrarlo. La Casa Bianca ha chiesto qualcosa a Giorgia Meloni che l’Iran le ha impedito di dare. Di contro, l’Iran ha chiesto qualcosa all’Italia che Giorgia Meloni è stata costretta a dargli. La vittoria dell’Iran su Italia e Stati Uniti è autoevidente. Soltanto un sistema dell’informazione molto corrotto scambia i vinti con i vincitori. Accade tutti i giorni con la Russia e l’Ucraina. Accade anche oggi con la crisi Italia-Iran. Studiosi e giornalisti dovrebbero essere sempre fedeli alla verità sostanziale dei fatti. Il conformismo è la morte della società libera. Sarò smentito se Abedini sarà estradato negli Usa“. Il Prof Orsini non è stato smentito.

Eloquente il commento ad Affaritaliani di Angelo Bonelli co-leader di Alleanza Verdi Sinistra: “Ora è chiaro a tutti che la liberazione di Cecilia Sala è stato uno scambio”. “Meloni ha chiesto prima il permesso degli Stati Uniti d’America, sia a Biden che a Trump e questo ci fa rimpiangere Bettino Craxi nella sua autonomia nelle decisioni, basta ricordare il caso di Sigonella”, conclude il portavoce di Europa Verde.

CiCre

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