Una vittima nell’esplosione dell’autobomba. Tra i feriti, un 13enne egiziano in coma

IL CAIRO – “Con la benedizione di Allah, i soldati dell’Isis sono stati in grado di detonare un’autobomba parcheggiata con 450 chili di esplosivo presso la sede del consolato italiano nel centro del Cairo”. Dal profilo Twitter arriva la rivendicazione dello Stato Islamico. Adesso è chiaro: l’Italia era il vero obiettivo dell’esplosione che stamattina al Cairo ha causato un morto e 9 feriti. “Raccomandiamo che i musulmani  – aggiunge la rivendicazione – si tengano alla larga da questi covi che sono obiettivi legittimi per gli attacchi dei mujaheddin”.

Secondo la tv di Stato egiziana, tra i feriti ci sarebbero una donna e i suoi tre figli tra gli 11 e i 13 anni. Il ragazzo di 13 anni, che si chiama Hamza, è in coma  nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Helal di Ramsis. Nessun italiano è stato coinvolto. L’esplosione è stata talmente forte da danneggiare anche le finestre del Museo egizio.

 

L’ATTENTATO – L’ordigno ha distrutto una parte della facciata su Al-Galaa Street e fatto crollare l’ala di sinistra. L’autobomba è esplosa davanti al consolato italiano intorno alle 6.30.  In quel momento la sede consolare era chiusa. La vittima è un poliziotto.  Lo scoppio ha distrutto le tubature dell’acqua allagando la zona. In un tweet, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, afferma che “Italia non si fa intimidire”. Sulle prime, la procura generale del Cairo non escludeva che il vero obiettivo dell’attentato fosse il giudice Ahmed al-Fuddaly, considerato vicino al presidente Al-Sisi. Lo stesso giudice avallava questa pista, riferendo di aver lasciato il luogo pochi minuti prima  dell’esplosione.

 

MATTARELLA E RENZI – Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha condannato “il vile attentato che ha colpito, al Cairo, la sede del consolato italiano”, che “conferma quanto grave sia il pericolo costituito dal terrorismo. L’autobomba fatta esplodere nella capitale di un paese amico evidenzia ancora una volta l’indivisibilità dell’impegno per sconfiggere il terrore”. Il premier Matteo Renzi ha sentito per telefono il presidente egiziano Abd al-Fattah al-Sisi: “L’Italia sa che quella contro il terrorismo è una sfida enorme che segna in profondità la storia del nostro tempo. Non lasceremo solo l’Egitto: Italia ed Egitto sono e saranno sempre insieme nella lotta contro il terrorismo”.

(Foto da Twitter)

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