La sanità campana resta commissariata. Regione in pressing: “Lea ok, ora liberateci”

Palazzo Santa Lucia: “Pareggio di bilancio per il sesto anno consecutivo, punteggio di 167 sui livelli essenziali di assistenza, quando la soglia minima è 160. Si torni subito alla gestione ordinaria”. La Lega sponda di De Luca, ma il M5S non molla: “Al tavolo tecnico del Mef presentata solo un’autocertificazione degli uffici regionali, la parola spetta al comitato nazionale. Il governatore ha raggiunto l’equilibrio nei conti smantellando reparti e ospedali”

La sanità campana resta commissariata, almeno fino al termine dell’anno, anche se la Regione è in pressing per accorciare i tempi. Uno stallo figlio delle tensioni nella maggioranza gialloverde, cui però non sono estranee le regionali in Campania. L’anno prossimo, il M5S vorrebbe esibire lo scalpo del governatore-commissario De Luca, ma la Lega vorrebbe evitarlo. Oggi il tavolo interministeriale sul piano di rientro ha certificato l’equilibrio dei conti nella sanità campana. Manca, però, il disco verde sul punteggio della griglia Lea. Un dato decisivo, certificabile solo dal Comitato nazionale sui livelli essenziali di assistenza, la cui convocazione è in programma nei prossimi mesi. In questa cruciale partita, Palazzo Santa Lucia gioca di sponda col Mef, dove c’è il sottosegretario leghista Massimo Garavaglia. Il Carroccio è l’anima del governo più vicina alle posizioni del governatore Vincenzo De Luca, e da tempo ha aperto all’uscita dal commissariamento. In una nota, la Regione sostiene che il via libera sia ad un passo. Una questione soltanto formale. Non la pensa così l’altro socio del governo, il M5S. “Nella riunione sugli adempimenti in Sanità al ministero dell’Economia, il tavolo tecnico – spiega Palazzo Santa Lucia – ha verificato che la Campania ha ottenuto per il sesto anno consecutivo di pareggio di bilancio e di aver raggiunto quota 167 nella griglia Lea (Livelli essenziali assistenza), dato relativo al 2018, e tendenzialmente un ulteriore crescita anche nel 2019. Il dato ora sarà portato, come previsto per legge, al Comitato Lea per la certificazione formale”. La soglia sufficiente per l’uscita dal commissariamento è 160. “Al termine della riunione – aggiunge la nota -la Regione Campania ha sollecitato una tempestiva riunione del Comitato Lea”. Per i pentastellati, tuttavia, la Regione ha presentato solo un’autocertificazione. Al Comitato Lea, quindi, spetterebbe una valutazione sostanziale. “E fu così che – dichiara la consigliera grillina Valeria Ciarambino – la sanità svedese di De Luca restò commissariata. Come era ampiamente prevedibile, i numeri e le cosiddette carte a posto sbandierati dal governatore non possono da soli definire lo stato di salute della sanità campana. Se i conti sono cominciati a tornare, come denunciamo da tempo, è stato solo grazie a una riorganizzazione che è passata per il sistematico smantellamento di reparti e ospedali”. Ciarambino è convinta: “De Luca continua a ostentare dati non attendibili, come quelli che farebbero riferimento alla Griglia Lea, la cui verifica e definitiva certificazione spetta esclusivamente al Comitato Nazionale Lea e non certo agli uffici del governatore”.

Gianmaria Roberti

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