I tre imputati di frode fiscale beneficiano delle modifiche di legge per le quali il fatto contestato non è più previsto come reato

MILANO – La riforma fiscale del governo Renzi cambia verso al processo ai manager del gruppo Riva. Il Tribunale di Milano ha assolto “perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato” tre imputati nel processo su una presunta frode fiscale per 52 milioni di euro. La richiesta di assoluzione è stata formulata dal pm Stefano Civardi davanti i giudici della prima sezione penale alla luce delle modifiche apportate agli articoli 1, 3 e 4 della legge 74/2000. I giudici, prendendo atto delle modifiche della legge, hanno accolto la richiesta della Procura assolvendo Mario Turco Liveri, responsabile finanziario del Gruppo Riva, Agostino Alberti, componente del cda e responsabile fiscale del Gruppo Riva, e Angelo Mormina, per l’incarico avuto in qualità di managing director di Deutsche Bank (filiale di Londra). Era stato rinviato a giudizio anche Emilio Riva,  rappresentante legale e firmatario della dichiarazione fiscale della società consolidante Riva Fire spa, e rappresentante legale e firmatario della dichiarazione fiscale della società consolidata Ilva spa. L’ex re dell’acciaio è nel frattempo deceduto e nei suoi confronti era stata dichiarata l’estinzione del reato per morte del reo.

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