La manovra è legge, ok definitivo con 313 sì

Camera dei deputati: tra le proteste delle opposizioni, arriva al traguardo la prima legge di bilancio del governo Conte.  Pd, Leu e +Europa non partecipano al voto. Tempi ristretti per il dibattito, Fico risponde agli attacchi: “Ho evitato l’esercizio provvisorio”. Mattarella firma il testo. Ecco tutte le misure

La manovra del governo Conte è legge. La Camera approva la legge di Bilancio 2019 con 313 voti favorevoli, tutti di M5s e Lega, e 70 contrari.  Il no è di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Pd, Leu e +Europa non partecipano al voto. Il traguardo è raggiunto quasi al fotofinish, con l’esercizio provvisorio dietro l’angolo. L’ok definitivo arriva dopo un mese e mezzo di proteste e bagarre nei due rami del Parlamento. Necessarie tre approvazioni parlamentari, tutte con il ricorso al voto di fiducia, l’ultima ieri. Rabbia delle opposizioni per il poco tempo lasciato al dibattito parlamentare. Il presidente Roberto Fico replica:  “Ho evitato il rischio dell’esercizio provvisorio”.

 

MATTARELLA FIRMA. Subito dopo l’ok a Montecitorio, arriva la firma di Sergio Mattarella. Autorizzata la pubblicazione in gazzetta ufficiale, ultimo atto per completare l’iter di legge.

LA “MINACCIA” DI MOSCOVICI. A voto avvenuto, arriva un tweet minaccioso di Pierre Moscovici, il commissario Ue agli Affari economici. “L’Italia ha adottato la legge di bilancio, dopo lunghe discussioni e momenti difficili. -scrive -Ne seguiremo attentamente l’esecuzione. Ribadisco di nuovo che il dialogo con la Commissione Ue si è concentrato unicamente sul rispetto delle regole comuni, mai sulle misure individuali!”.

 

 

TUTTI I NUMERI E LE MISURE. Partita da un deficit al 2,4%, la manovra scende al 2,04% per il prossimo anno, dopo un braccio di ferro tra Roma e Bruxelles. La revisione consente di evitare la procedura di infrazione, già avviata dall’Ue. Il saldo netto ridotto, alla fine, ammonta ad 8,5 miliardi:  8,1 miliardi sono risparmi trovati dalla riduzione delle spese, a partire da reddito di cittadinanza e quota 100. Nel negoziato, l’Italia accetta di rivedere – all’1% – il livello di crescita del pil. Il disegno di legge di bilancio si compone di 19 articoli. Il primo articolo, composto da 1143 commi, contiene le norme; i restanti 18 articoli dettano riguardano gli stati di previsione e la clausola di entrata in vigore.

 

REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100. Il cuore della manovra, al centro della trattativa con l’Ue: il reddito di cittadinanza subisce un taglio di 1,9 miliardi, dalla dotazione iniziale, toccando quota 7,1 miliardi (di cui 4,8 miliardi di nuove risorse); Quota 100 rinuncia a 2,7 miliardi, passando da 6,7 a 4 miliardi, destinati a finanziare le pensioni a a 62 anni (con 38 di contributi).

PENSIONI D’ORO. Il contributo sulle pensioni d’oro è del 15% per i redditi tra 100.000 e 130.000 euro, salendo fino al 40% per quelli superiori a 500.000 euro. Le fasce sono complessivamente cinque: oltre alla minima e la massima, è previsto un prelievo del 25% per i redditi tra 130.001 e 200.000 euro; del 30% per i redditi tra 200.001 e 350.000 euro; del 35% per i redditi tra 350.001 e 500.000 euro.

INDICIZZAZIONE PENSIONI. C’è il taglio dell’aumento delle pensioni, in base all’incremento dell’inflazione. La misura riduce gli assegni di 2,3 mld in 3 anni: si rivalutano al 100% per gli importi fino a 3 volte il minimo (1.521 euro); del 97% per gli importi tra 3 e 4 volte il minimo; del 77% per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo; del 52% per gli importi tra 5 e 6 volte il minimo; del 47% per gli importi tra 6 e 8 volte il minimo; del 45% per gli importi tra 8 e 9 volte il minimo; del 40% per gli importi superiori a 9 volte il minimo.

FLAT TAX PENSIONATI. Una flat tax c’è per i pensionati residenti all’estero, se si trasferiscono al sud: tasse al 7%. Ma la nuova città di residenza deve avere popolazione non superiore a 20.000 abitanti ed essere in Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia.

IVA E CLAUSOLE. Tornano le clausole di salvaguardia: nel 2020 l’Iva aumenta di 23,1 miliardi; l’anno successivo diventano 28,7 miliardi. Salvo, ovviamente, trovare risorse altrove.

WEB TAX. L’accordo con l’Europa prevede la tassa del 3% sul digitale, riservata alle imprese con oltre 750 milioni di fatturato, di cui 5,5 milioni almeno prodotti online. La web tax colpisce Google e Amazon, ma anche tutte le vendite online, la pubblicità, la trasmissione dati e le piattaforme digitali, le aziende editoriali e alcune partecipate pubbliche.

GIOCHI D’AZZARDO. Sale il prelievo nel settore dei giochi attraverso un rialzo del Preu e la riduzione delle percentuali minime di pay-out.

IRAP E IRES. Per trovare risparmi da mezzo miliardo, previsti l’azzeramento del credito d’imposta per i beni strumentali nuovi; l’abrogazione del credito d’imposta Irap; lo stop alle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali, con la Chiesa e il terzo settore nel mirino. Al terzo settore viene tolto lo sconto Ires, l’imposta passa dal 12 al 24%. Il governo, tuttavia, annuncia già ripensamenti: a inizio anno è probabile una revisione della misura, molto contestata nei giorni scorsi.

COSTO DEL LAVORO. Tagliato il costo del lavoro, per un ammontare pari a 410 milioni nel 2019, 525 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021. La misura si realizza con la riduzione dei premi Inail.

PUBBLICO IMPIEGO. Niente assunzioni a tempo indeterminato, fino a novembre del 2019, per gli enti pubblici non economici, le università, i ministeri, inclusa la presidenza del Consiglio.

 

TASSE LOCALI. Timori di aumenti per le tasse locali, cui la manovra rimuove il blocco delle aliquote. Gli enti locali possono aumentare Imu, Tasi e addizionali Irpef, se le aliquote non sono già al massimo.

ECO TASSA E BONUS. Bonus fino a 6.000 euro per chi acquista un’auto ecologica, rottamando un vecchio veicolo. Viceversa, malus fino a 2.500 euro per chi ne prende una inquinante. Il contributo è previsto anche per l’acquisto dei motorini elettrici o ibridi, fino a un massimo di 3.000 euro per chi rottama un vecchio mezzo. Ecobonus, sismabonus, bonus mobili e per i giardini sono prorogati di un anno. E c’è anche il bonus cultura per i diciottenni.

CARTELLE ESATTORIALI. Soccorso ai contribuenti in difficoltà economica, con saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. La norma è destinata ai debitori in “grave e comprovata situazione”: ora possono regolarizzare a costi ridotti la propria posizione. Il provvedimento copre i carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Si paga in base al reddito Isee: 16% per quelli fino a 8.500 euro; 20% fino a 12.500 euro; 35% fino a 20.000 euro.

RISPARMIATORI TRUFFATI. La manovra prevede rimborsi ai risparmiatori truffati: possono ottenere un indennizzo, pari al 30% della quota persa, senza ricorrere all’arbitrato. E avranno diritto di fare causa alle banche, per la parte di danno eccedente il risarcimento corrisposto.

APPALTI SENZA GARA. Alzata la soglia per gli appalti senza gara. La pubblica amministrazione, adesso, può affidare lavori diretti nelle opere tra 40 mila e 150 mila euro. E tra 150 e 350mila euro, è possibile procedere previa consultazione di tre o più operatori economici.

VENTURE CAPITAL. Il 15% degli introiti statali incassati da utili e dividendi delle partecipate del ministero dell’Economia, devono essere reinvestiti in fondi di venture capital.

CASSA DEPOSITI E PRESTITI. La Cassa depositi e prestiti è chiamata ad aiutare le pubbliche amministrazioni a rispettare i tempi di pagamento per le prestazioni effettuate dei privati.

GENITORI E FIGLI. Novità per i genitori: le future mamme possono restare al lavoro fino al nono mese di gravidanza, godendo di tutti e 5 i mesi di congedo dopo il parto. I papà hanno diritto a 5 giorni di congedo parentale: 5 sono obbligatori e uno facoltativo, se compensato con uno della mamma. Dopo il terzo figlio, alle famiglie numerose arriva in regalo un appezzamento di terreno.

ASILI NIDO E SEGGIOLINI. Sale  il bonus per gli asili nido, passando da 1.000 euro a 1.500 euro. Viene stanziato 1 milione di euro per agevolazioni all’acquisto – obbligatorio – dei seggiolini antiabbandono, nel 2019 E nel 2020.

STABILIMENTI BALNEARI. Altra misura che solleva polemiche: la proroga di 15 anni per le concessioni degli stabilimenti balneari. La misura è adottata per garantire la tutela e la custodia delle coste italiane, affidate in concessione, “quali risorse turistiche fondamentali del Paese – si legge nel testo-, e tutelare l’occupazione e il reddito delle imprese in grave crisi per i danni subiti dai cambiamenti climatici e dai conseguenti eventi calamitosi straordinari”.

LE BUCHE DI ROMA. La legge di bilancio si occupa anche dell’emergenza buche a Roma. ”Al fine di fronteggiare l’emergenza della sicurezza stradale – afferma il testo- è autorizzata l’assegnazione a Roma capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l’anno 2019 e a 20 milioni di euro per l’anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del ministero della Difesa”. In pratica, l’Esercito scende in campo per le voragini stradali.

TASSA DI SBARCO A VENEZIA. A Venezia, ora, i turisti pagano solo sbarcando, e anche senza pernottare. La manovra dispone che devono comunque versare un ticket da 2,5 a 5 euro.

(Foto Simone Bossi/Twitter)

 

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