La base pentastellata in fermento

Domani, martedi’ 3 settembre gli iscritti al Movimento 5 Stelle saranno  consultati online sulla piattaforma Rousseau per decidere se il Movimento “debba far partire un governo insieme al Pd, presieduto da Giuseppe Conte”. E sono tantissimi i militanti e gli attivisti della base pentastellati che voteranno No. Un no deciso all’alleanza con Renzi, quello che per anni è stato dipinto come il “Diavolo” e che ora diventa alleato. Un voltafaccia che la base non sembra voler accettare.  “Governare con il Pd significa distruggere il Movimento.  Come si fa a non capirlo? A quel punto meglio le elezioni anticipate” – afferma Antonio C.  “Meglio il voto che un accordo con il Pd – afferma Daniela –  Ho votato M5S e ci sono migliaia di persone che la pensano come me. Il Pd rappresenta l’esatto opposto del Movimento. Il vecchio contro il nuovo. Dopo una campagna elettorale completamente impiegata a battagliare contro il PD, ora ci si forma una squadra di governo? Ma per favore!”  Sulla stessa lunghezza d’onda, Corrado: “Non voglio l’alleanza con il  partito di Bibbiano e delle Banche.  Il Movimento è nato per cambiare l’Italia, per non essere come gli altri”. E non solo.  “Il Pd punterà a dividerci in buoni e cattivi, tra qualche anno favoriranno una scissione e la nascita di un partito satellite, Voto No senza esitazione” – evidenza Luca.  Un voto che sicuramente condizionerà le scelte politiche che si dovranno assumere nei prossimi giorni.  La piattaforma Rousseau “e’ un mezzo che un movimento politico ha deciso di dotarsi per prendere le proprie decisioni, pari ad una direzione di partito. Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovra’ sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa”. ha detto il capogruppo del M5S al Senato, Stefano Patuanelli, intervistato nello Speciale Circo Massimo dal direttore Massimo Giannini.