Il drammatico allarme dell’Onu: Inquinamento atmosferico causa ogni anno 7 milioni di morti

La mancanza di acqua potabile causa ogni anno la morte di 1,4 milioni di persone, per malattie evitabili come diarrea e parassiti.

Un quarto delle morti premature e delle malattie nel mondo sono collegate all’inquinamento provocato dall’uomo: la stima e’ contenuta nel Global Environment Outlook (Geo), un dossier sullo stato del pianeta pubblicato oggi dall’Onu.
Secondo lo studio, le emissioni collegate all’inquinamento atmosferico e ai prodotti chimici che hanno contaminato l’acqua potabile mettono a rischio l’ecosistema che garantisce la sopravvivenza di miliardi di persone. Al Global Environment Outlook hanno contributo, con sei anni di ricerche, 250 scienziati in 70 Paesi. In evidenza nello studio il divario tra Nord e Sud del mondo: l’eccesso di consumi, i prodotti inquinanti e lo spreco nei Paesi ricchi aggravano fame, povertà e malattie in quelli poveri. Con emissioni di gas serra in aumento, denunciano gli scienziati, il cambiamento climatico rischia di peggiorare ulteriormente le condizioni di vita di miliardi di persone. La mancanza di acqua potabile causa ogni anno la morte di 1,4 milioni di persone, per malattie evitabili come diarrea e parassiti. Le sostanze chimiche rilasciate nei mari provocano effetti dannosi sulla salute “potenzialmente per più di una generazione”, mentre il danneggiamento della terra con le coltivazioni intensive e la deforestazione avvengono in zone sulla Terra dove vivono 3.2 miliardi di persone. Il dossier afferma che l’inquinamento atmosferico causa ogni anno tra 6 e 7 milioni di morti, mentre l’uso degli antibiotici nella produzione alimentare farà sì che superbatteri resistenti diventeranno la prima causa di morte prematura degli esseri umani entro la metà del secolo.Azioni urgenti a una dimensione senza precedenti sono necessarie per fermare e ribaltare la situazione”, raccomanda una nota allegata al rapporto, diretta ai leader mondiali, che chiede una ‘decontaminazione‘ del comportamento umano, insistendo sul fatto che la situazione attuale è insostenibile.

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