I giornalisti stranieri a Gaza trasformati in portavoce e gazzettieri dell’esercito israeliano

Cnn, Abc, Nbc, Channel 4, New York Times e Fox News e Repubblica hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che ha sostanzialmente ucciso la libertà di stampa.

Il governo israeliano impedisce ai giornalisti indipendenti di accedere alla Striscia di Gaza sostenendo di non poterne garantire la sicurezza. Una scusa banale per controllare l’informazione. Le sole testate giornaliste autorizzate hanno firmato un accordo di 12 pagine con le autorità di Tel Aviv, che non permette loro di spostarsi autonomamente nel territorio, né di parlare con i palestinesi, obbligandole a sottoporre tutto il materiale e i filmati all’esercito israeliano prima di pubblicarlo.

Dunque, con la sottoscrizione dell’accordo testate giornalistiche e report non solo hanno deciso di autocensurarsi ma si sono consapevolmente trasformati in gazzettieri, portavoce del regime e dell’esercito sionista.

Tra i media che hanno sottoscritto il protocollo Cnn, Abc, Nbc, Channel 4, New York Times e Fox News. In Italia, ad oggi, solo Repubblica ha sottoscritto tale intesa. Così la guerra ha ucciso anche la libertà di stampa.

Gli accessi sono stati limitati a due/tre giorni in cui alcune testate internazionali tra cui una italiana – Repubblica – hanno potuto avere accesso per pochissime ore alla Striscia di Gaza, firmando un accordo con le forze israeliane lungo 12 pagine in cui sostanzialmente noi giornalisti siamo chiamati a far vedere e revisionare sia i nostri articoli scritti sia le immagini filmate all’interno della Striscia. E non è stato naturalmente possibile per nessuna troupe internazionale poter parlare con civili palestinesi”, ha raccontato in un’intervista di RaiTre la reporter Francesca Mannocchi.

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