Governo, Pd ufficializza il sì a Conte e scopre redistribuzione, equità e sviluppo verde

Consultazioni al Quirinale, la delegazione dem comunica a Mattarella il via libera al nuovo governo del professore. Zingaretti: “Accettiamo la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri”. Ma resta il nodo vicepremier

Consultazioni al Quirinale, il Pd ufficializza il sì al Conte bis. Ma resta il nodo vicepremier: i dem restano fermi sulla linea del no a Di Maio o ad un altro esponente dei 5 stelle. Nello schema del Pd, al M5S va la casella del presidente del consiglio, e basta. Quindi la poltrona di vice spetta al Nazareno. All’uscita dal colloquio con Mattarella, il segretario Zingaretti ufficializza di aver “accettato la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri”, ossia Conte. Al capo dello Stato “abbiamo altresì confermato risolutamente – aggiunge – l’esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità“. Il segretario del Pd, quindi, archivia l’ipotesi “staffetta a Palazzo Chigi. E squaderna le parole d’ordine di un “governo di svolta” per “una nuova stagione politica”. Concetti ormai remoti, nell’iconografia del Partito Democratico: “Ricette economiche in chiave redistributiva e di equità sociale”, per promuovere “uno sviluppo economico verde“. C’è sempre una prima volta.

 

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