Dopo il salva banche la maggioranza vota il salva Boschi: no alla mozione di sfiducia

Il ministro delle riforme: “La Banca dell’Etruria non è la banca della mia famiglia”. Forza Italia spaccata non partecipa al voto: Salvini furioso

ROMA – La Camera dei deputati ha respinto la mozione di sfiducia promossa dal Movimento Cinque Stelle nei confronti del ministro Maria Elena Boschi. I voti a favore sono stati 129 , 373 i contrari. Alla mozione hanno dato voto favorevole Lega e Sinistra Italiana.

 

FORZA ITALIA ESCE DALL’AULA, SALVINI FURIOSO – Forza Italia annuncia di non partecipare al voto. Tra gli azzurri pesano le spaccature interne, che consigliano una ritirata strategica, non apprezzata dall’alleato Salvini. Da Mosca, il leader leghista spara: “Se Forza Italia non voterà la sfiducia al governo, ci incazziamo e ci sarà da rivedere tutto, anche la coalizione Lega-Fi-Fdi per le amministrative. Al vertice di Arcore questa settimana – aggiunge – abbiamo fatto un documento comune in cui ci impegnavamo tutti a votare mozioni di sfiducia nei confronti del governo.

 

 

BOSCHI: “BANCA ETRURIA NON E’ BANCA DI FAMIGLIA” – “Se fosse coinvolta la mia famiglia io mi dimetterei. Se mio padre ha sbagliato deve pagare, ma se ha sbagliato non può essere giudicato da un tribunale dei talk show”. Nel suo intervento Boschi si difende dalle accuse di conflitto di interessi, per la presenza dei suoi familiari nella Banca dell’Etruria, a cominciare dal padre vicepresidente. Non tocca però il tema dello “scudo” legale agli ex amministratori delle banche salvate per decreto. “In tutta onestà vorrei chiedere a quest’aula  – dice il ministro delle riforme – dov’è il favoritismo nell’aver fatto perdere a mio padre l’incarico come a tutti gli altri membri del cda? Vorrei chiedere in tutta onestà: dov’è il favoritismo nell’essere stato mio padre sanzionato dalla Banca d’Italia con 144 mila euro? Lasciate dire con il cuore. Io amo mio padre e non mi vergogno a dirlo. Mio padre è una persona perbene e sono fiera di lui. E sono fiera di essere la prima della famiglia ad essersi laureata. E sono fiera anche di far parte di un governo in cui chi sbaglia deve pagare”. “Dire che Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi  – continua Boschi – non corrisponde alla realtà dei fatti. Mio padre è di origine contadina e ogni giorno si faceva 5 chilometri a piedi per andare a scuola. Questa è la storia semplice e umile di mia famiglia, non le maldicenze uscite in questi giorni”. E sugli interessi patrimoniali della sua famiglia nell’istituto di credito, il ministro aggiunge: “Io posseggo, anzi possedevo, 1.557 azioni di Banca Etruria, per un valore totale di 1500 euro. Oggi equivalgono zero e sono carta straccia. Anche altri in famiglia hanno piccoli pacchetti. Mio padre possedeva 7.550 azioni. Trovo suggestivo – conclude – sentire che con un pacchetto di 1.557 azioni io fossi la proprietaria della banca o che lo fosse la mia famiglia. Dire che la Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi è suggestivo, ma non corrisponde a verità fatti”.

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