Covid, De Luca denuncia: “medici farabutti negano i posti in intensiva per non lavorare”

Denuncia gravissima del presidente della Regione Campania. Ora apra subito un’inchiesta e non si limiti solo alle solite esternazioni

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca durante la diretta Facebook di oggi ha denunciato fatti gravissimi che meriterebbero un serio interessamento da parte della magistratura.

C’è qualche buontempone che quando arriva la richiesta di terapia intensiva alle otto di sera dice che non ci sono posti liberi perché magari poi deve fare la nottata – ha denunciato De Luca che aggiunge: “Abbiamo una piccola percentuale di farabutti che cerca di non fare il proprio dovere. Andremo fino in fondo nell’accertare anomalie comportamentali e andremo con il pugno di ferro avanti”. “Abbiamo registrato nel corso di queste settimane che quando arrivano telefonate al 118 per mandare qualcuno in terapia intensiva, è capitato che qualcuno abbia risposto dagli ospedali ‘non abbiamo nessun posto libero’. Siccome – ha spiegato  – i posti di terapia intensiva sono governati a dimensione regionale, non ospedale per ospedale, ci è capitato di verificare qualche volta che avevamo nella cabina di regia regionale la segnalazione di posti liberi in terapia intensiva, poi ci chiamavano dal 118 e riferivano che dall’ospedale x avevano detto che non c’era un posto libero”.

Questa situazione è capitata più volte in orario serale – ha aggiunto – la sensazione che abbiamo avuto è che c’è qualche buontempone che quando arriva la richiesta di terapia intensiva alle otto di sera dice che non ci sono posti liberi perché magari poi deve fare la nottata. Questa anomalia l’abbiamo registrata negli anni passati in relazione ai posti di pronto soccorso. Quando arrivava qualcuno il sabato pomeriggio non c’erano posti perché qualcuno doveva farsi il fine settimana“. Ancora una volta emergono metodi e comportamenti poco ortodossi utilizzati da una parte del personale sanitario che ha interesse a scatenare il caos, la tensione, a diffondere terrorismo mediatico con il chiaro obiettivo di mantenere l’emergenza permanente per mantenere privilegi di ogni tipo. Il presidente della Regione non può limitarsi alle esternazioni ma ha il dovere di attivare tutte le iniziative opportune per individuare i responsabili e procedere alla loro rimozione. La magistratura dovrebbe aprire rapidamente un’inchiesta.

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