Corte Costituzionale: “Si ad anagrafe per i migranti”

Bocciato uno dei principali provvedimenti firmati dall’ex ministro dell’interno Matteo Salvini e avallato dal primo governo giallo-verde di Giuseppe Conte

La Corte Costituzione silura il primo provvedimento firmato dall’ex Ministro dell’Interno, Matteo Salvini e avallato dal primo governo giallo-verde di Giuseppe Conte. La Consulta sostiene che “E’ “irragionevole” precludere al richiedente asilo la possibilità di iscriversi all’anagrafe comunale”. I giudici costituzionali, oggi hanno esaminato le questioni di legittimità costituzionale sollevate da alcuni tribunali sulla disposizione che preclude l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo. Questa è incostituzionale per “violazione dell’articolo 3 della Costituzione sotto un duplice profilo: per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza; per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti“. Pd, Leu e Italia Viva esultano e chiedono di accelerare sull’abolizione dei decreti legge Salvini. Intanto, la riunione che avrebbe dovuto svolgersi oggi al Viminale tra il ministro Lamorgese e gli esponenti della maggioranza per riscrivere proprio i provvedimenti dell’ex ministro dell’Interno è stata rimandata a martedì prossimo, a causa di lavori parlamentari. Nella bozza messa a punto dalla ministra c’è anche il ripristino della possibilità per i richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe comunale, insieme all’abolizione delle megamulte fino ad un milione di euro per le navi ong, con l’illecito che non sarà più amministrativo ma penale (sarà quindi il magistrato a decidere non il prefetto come avviene ora), l’ampliamento dei permessi speciali a chi rischia di subire “trattamenti inumani e degradanti” nel proprio Paese, il dimezzamento dei tempi di trattenimento nei Cpr (da 180 a 90 giorni), l’allargamento dell’accoglienza nel Siproimi. Le modifiche, conferma Lamorgese, “arriveranno in tempi brevi e potrebbero anche andare oltre i rilievi del presidente Mattarella”. L’obiettivo è arrivare nella riunione di martedì all’intesa sul testo messo a punto dal ministro. Ma, per evitare il rischio che il decreto non venga poi convertito dal Parlamento, alle prese già con una serie di articolati e con la pausa estiva alle porte, la norma dovrebbe slittare a settembre.

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