Coronavirus, la mascherina  per sei ore in classe è una tortura. Insorgono genitori e medici

Una retorica sanitaria lontana dalla realtà, ritorna il fantasma dei bambini untori che stermineranno i poveri nonni. Una litania inutile

La proposta dei componenti del Comitato tecnico scientifico di introdurre l’obbligo della mascherina  per tutti gli studenti sopra i sei anni qualora non fosse possibile assicurare il distanziamento interpersonale, non piace ai genitori, ai pedagogisti. Tra l’altro nel Comitato degli “scienziati” non c’è un solo esperto di infanzia. Il sistema medico sanitario invece di aiutare la scuola a riaprire nel miglior modo possibile, continua a mettere ostacoli attraverso prescrizioni ingestibili e insostenibili. La mascherina per sei ore è una tortura. Una retorica sanitaria lontana dalla realtà. Ritorna il fantasma dei bambini untori che stermineranno i poveri nonni. Una litania inutile. “Solo un ipocrita può pensare che a un bambino di 6 anni si possa tenere la mascherina per 6 o 8 ore al giorno. Basta entrare in una scuola per vedere che un bambino mette la mascherina e dopo un quarto d’ora se la leva”. A dirlo, “da genitore, prima ancora che da medico” è stato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, durante la trasmissione Agorà Estate, su Rai3. “Uso la mascherina tutti i giorni e so bene che, soprattutto quando si parla, non è facile portarla”, ha sottolineato. E d’altronde, per l’esperto, su questo tema è stata rivolta sin troppa attenzione in questi mesi. “Credo – ha precisato – che questa estate sia stato il trionfo dell’esibizionismo della mascherina. E’ andato in scena un film: mettiti la mascherina e sei tranquillo, puoi fare quello che vuoi. Ma questo è un messaggio completamente sbagliato”. Con la mascherina non risolviamo tutti i problemi“, ha proseguito. Per fare prevenzione contro il coronavirus, ha concluso, “ci sono una serie di comportamenti molto più importanti, come il distanziamento, il lavaggio delle mani, vaccinarsi contro l’influenza e stare a casa se abbiamo la tosse o dei sintomi respiratori”

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