Coronavirus, interviene la Guardia di Finanza contro i rincari speculativi di mascherine e igienizzanti

Esposto del Codacons, associazione di consumatori

Grazie all`esposto presentato dal Codacons a 104 Procure della Repubblica, Gdf e Antitrust, Magistratura e Guardia di Finanza si attiveranno contro le speculazioni relative ai prezzi di mascherine e gel igienizzanti, aprendo inchieste e avviando controlli. L’iniziativa è rivendicata dall’associazione di consumatori con una nota. La Procura di Milano è stata la prima che, a seguito della denuncia presentata ieri dal Codacons, ha aperto una formale inchiesta sui rincari speculativi di prodotti legati al Coronavirus, spiega l`associazione. Una indagine al momento contro ignoti per i reati di “manovre speculative su generi di prima necessità” e “frode in commercio” ai sensi degli art. 501 bis e 515 del codice penale, condotta dai pm Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco. Alla magistratura milanese si aggiungeranno nelle prossime ore altre Procure coinvolte nell`esposto del Codacons, e si apprende che oggi anche la Guardia di Finanza ha avviato controlli sui rincari anomali dei prezzi sulla base della denuncia depositata dall`associazione dei consumatori. “Ricordiamo che sul web i listini di gel igienizzanti hanno subito rincari fino al +650%, mentre per le mascherine gli aumenti dei prezzi raggiungono quota +1700%, realizzando una inaccettabile speculazione sulle paure degli italiani – afferma il presidente Codacons Carlo Rienzi -. Quanto all`annuncio del Governo di norme contro il caro-mascherine, ricordiamo che in Italia esiste già una legge, la 231 del 2005, che combatte i prezzi “anomali” nel settore agroalimentare: basterebbe estendere tali norme a tutti i prodotti e applicare la normativa anche al web, per stroncare sul nascere ignobili speculazioni sui listini

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