Contatti tra Pechino e Teheran
La Cina “sostiene i Paesi islamici nel rafforzare l’unità e il coordinamento sulla questione palestinese” al fine di parlare “con una sola voce”. E’ quanto ha detto il massimo diplomatico di Pechino, Wang Yi, nel corso di una telefonata avuta oggi con l’omologo iraniano Hossein Amir-Abdollahian.
“La comunità internazionale dovrebbe agire per opporsi alle azioni di qualsiasi parte che danneggiano i civili”, ha aggiunto Wang, nel resoconto dei media statali cinesi. “La radice della crisi fra Israele e Palestina è che il diritto palestinese a uno stato è stato messo da parte da tempo”, ha aggiunto Wang.
Netta e inequivocabile la posizione dell’Iran. “Se gli sforzi per porre fine all’aggressione di Gaza non avranno successo, l’estensione dei fronti di guerra non è improbabile e la probabilità aumenta di ora in ora”, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hussein Amir Abdollahian ad al Jazeera. “Se l’entità sionista decide di entrare a Gaza, i leader della resistenza trasformeranno le forze di occupazione in camposanto“, ha aggiunto. Teheran auspica che “gli sforzi politici riusciranno a prevenire che la guerra si estenda altrimenti nessuno sa cosa potrà accadere prossimamente. L’Iran non può rimanere spettatore in questa situazione”, ha aggiunto