Cavalleggeri d’Aosta, la lotta paga: Sospesa l’installazione dei ripetitori

Attivato un controllo preventivo sanitario sul territorio 

La lotta dei cittadini di Cavalleggeri d’Aosta contro l’installazione di tre ripetitori telefonici sui piloni dell’ex funivia ha raggiunto i primi risultati positivi: Il Comune di Napoli e l’Ente Mostra d’Oltremare hanno invitato la società Tmb Italia ha sospendere i lavori per la realizzazione degli impianti, attivato un piano di controlli sanitari e ambientali, l’adozione di misure precauzionali e una mappatura dei ripetitori già esistenti  sul territorio. Le decisioni sono state assunte dopo un incontro tenutosi a Palazzo San Giacomo. Alla riunione hanno partecipato i portavoce del comitato “Comitato no ripetitori”, il vice sindaco e assessore all’ambiente Raffaele del Giudice, la presidente dell’ente Mostra d’Oltremare, Donatella Chiodo, il presidente della Commissione Ambiente Marco Gaudini.  “Abbiamo ricordato ai rappresentanti del governo cittadino che i piloni dell’ex funivia sono un bene comune e storico e non possono essere trasformati in porta ripetitori – ha sottolineato Rosalba Esposito del Comitato di Lotta. “La salute non è in vendita, è un diritto che non può essere mercificato per alimentare i profitti di lobby imprenditoriali – ha aggiunto Eddy Sorge, militante delle associazioni e dei comitati di rappresentanza sociale del territorio flegreo – I lavori sono stati sospesi perchè le istituzioni hanno dovuto prendere atto della protesta sociale, una protesta che poteva determinare ripercussioni anche per l’ordine pubblico. Ora la mobilitazione devono mettere al centro della discussione il problema generale di tutte le installazioni di impianti sugli edifici  privati presenti sul territorio”.  Dunque, la lotta paga sempre. Pagano sempre il lavoro collettivo, l’efficace e intelligente direzione dei movimenti, la chiarezza(e la franchezza) sugli obiettivi da raggiungere. Non è che l’inizio.

                                                                                                                  Ciro Crescentini 

 

 

 

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