L’iscrizione nel registro sarebbe un atto dovuto, a seguito del dossier del governo sulla condivisione della responsabilità nello stop alla nave su cui erano i migranti. No comment dal procuratore capo Zuccaro
Caso Diciotti, nelle ultime ore si sono moltiplicate le voci di un’iscrizione di Conte, Di Maio e Toninelli nel registro degli indagati. Un’eventualità che fonti giudiziarie definiscono “atto dovuto”, a seguito del dossier allegato dal governo alla memoria difensiva di Salvini, indagato da agosto per sequestro di persona. I tre esponenti dell’esecutivo, nel documento, rivelano come fosse condivisa la decisione del ministro dell’interno, relativa al divieto di sbarco per gli occupanti della Diciotti. La giunta per le Immunità del Senato, chiamata a votare sull’autorizzazione a procedere per Salvini, ha inviato le carte del governo alla procura di Catania. “Non posso rilasciare dichiarazioni sulle iscrizioni, che si fanno o meno, per ragioni di segretezza” afferma il procuratore capo. Carmelo Zuccaro. Nel caso di Salvini, la procura di Catania aveva deciso di non procedere, ma il tribunale di ministri non aveva concordato, optando per la richiesta di procedere alla Giunta per le Immunità. Sul voto all’autorizzazione per Salvini, il M5S ha annunciato che lunedì terrà una consultazione online, tra gli iscritti alla piattaforma Rousseau. Un referendum decisivo, per stabilire la linea pentastellata.