Campania, la scomparsa e il mercato nero dei farmaci salvavita. Lo “sceriffo” De Luca tace

Non si trova nelle farmacie il Plaquenil idrossiclorochina 200, il medicinale assunto ogni giorno da migliaia di persone che soffrono della sindrome di Sjögren. Auspichiamo l’intervento dei carabinieri dei Nas e della Guardia di Finanza

E’ scomparso dalle farmacie il Plaquenil idrossiclorochina 200, il medicinale assunto ogni giorno da migliaia di persone che soffrono della sindrome di Sjögren, una malattia infiammatoria cronica su base autoimmune. Un farmaco salvavita Tante le segnalazioni arrivate al nostro giornale. Segnalazioni di persone che si curano con il Plaquenil prendendo obbligatoriamente due pillole al giorno. “Spiacente, non sono in grado di dirle quando sarà di nuovo disponibile” – è la classica risposta che ha ricevuto il cronista de Il Desk.it dai titolari di 15 farmacie ubicate a Napoli e provincia.  Una risposta che hanno ricevuto anche altre persone in altre parti della Regione. La Sanofi, la casa farmaceutica produttrice del medicinale in una nota inviata alle associazioni farmaceutiche ha sottolineato che allo stato attuale non   risultano carenze del farmaco né sul canale ospedaliero, né sul canale pubblico di distribuzione del prodotto evidenziando un problema di comunicazione con i farmacisti che stranamente non insistono molto nel richiederlo insistere per richiedere il farmaco. Il prodotto non risulta  inserito nella lista dei farmaci carenti dell’Aifa, l’Agenzia nazionale del farmaco.

La nota della società farmaceutica Sanofi

Un farmaco che costa pochissimo.  Una situazione alquanto ambigua. A quanto pare starebbe nascendo mercato nero del farmaco. Un mercato nero gestito da farmacisti e distributori disonesti. “E’ necessario un controllo a tappeto della guardia di finanza per verificare quante richieste del farmaco sono state fatte dalle farmacie territoriali e ospedaliere, controllare le bolle, i certificati di accompagnamento, quanti prodotti sono stati venduti dietro esibizione delle prescrizioni, certificazioni dei medici di base” – spiega una dipendente di una struttura sanitaria pubblica napoletana. Andrebbero, infatti, effettuati controlli mirati sui trasportatori, verificare il ruolo dei rappresentanti farmaceutici e dei dirigenti del settore, i grossisti, i responsabili dei depositi presenti sui territori.

E intanto migliaia di persone con patologie autoimmuni croniche, come sono gran parte le malattie reumatiche rischiano di interrompere la terapia. Questo significherebbe sofferenze fisiche e rischi enormi, lo sconvolgimento di un sistema immunitario già provato dalla patologia, problemi al cuore e al cervello, embolia polmonare, per alcuni pericolo di vita. Le Asl campane tacciono. Tace l’assessorato regionale alla sanità. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sempre pronto ad esibirsi come un “giustiziere” sui social nell’emanare decreti e decretini non ha assunto iniziative in merito a questa assurda speculazione che si sta compiendo sulle pelle di migliaia di persone. De Luca ha dimostrato di comportarsi come uno sceriffo con la stella di cartone. A questo punto auspichiamo un intervento dei carabinieri dei Nas e della Guardia di Finanza per tutelare la salute e i diritti di migliaia di persone

Ciro Crescentini   

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