Calabria, quasi certa la candidatura di de Magistris: Guiderà tre liste

Dura reazione del partito democratico calabrese

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris sarebbe orientato a candidarsi alla presidenza della Regione Calabria. Lo confermano ambienti politici calabresi e napoletani.  L’ex Pm potrebbe scendere in campo guidando una coalizione composta da tre liste(demA e due civiche. Le dimissioni di de Magistris dovrebbero quindi essere imminenti dato che le elezioni regionali sono state fissate l’11 aprile.

Qual è la reazione di de Magistris alle voci riguardanti la sua candidatura?  Il primo cittadino partenopeo scioglierà la riserva entro il 20 gennaio. “Al momento non c’è nulla di concreto, è un’ipotesi ma sono rimasto sorprendentemente colpito in positivo dalle tante sollecitazioni che mi sono venute. Ho un grande amore per quella terra che dopo Napoli è la mia seconda casa” – ha detto il sindaco di Napoli a Tagadà su La7. De Magistris, nel sottolineare che ‘‘non è una scelta facile anche sul piano personale”, ha tuttavia evidenziato che “è un’ipotesi che lo affascina“.

La possibile candidatura di de Magistris ha provocato una violenta reazione di molti esponenti del partito democratico calabrese. “Sarebbe una vera e propria offesa alla libertà e all’autonomia dei calabresi” – scrivono in una nota inviata a Nicola Zingaretti, Mario Galea, già presidente della Federazione di Crotone ed ex capogruppo al Comune di Crotone, Massimiliano La Serra, consigliere comunale a Monterosso (Vibo Valentia), Ernesto Palma, professore di Farmacologia e Veterinaria all’Università di Catanzaro, dirigente provinciale della Federazione di Catanzaro, Rocco Raimondo, consigliere comunale di Montalto Uffugo (Cosenza) e Saverio Russo, consigliere comunale di Cardeto (Reggio Calabria).

 Sprezzante la reazione della  fascia tricolore partenopea alla contrarietà  espressa da esponenti del Pd calabrese: ”Questo può essere un elemento in più per candidarmi. Se dovessi decidere positivamente – ha spiegato – lo farei come ho sempre fatto: pensando alla gente, ai cittadini, alla voglia di riscatto, alle tante risorse calabresi e lo farei fuori da schemi politici tradizionali e come persona diversa rispetto a un certo ceto politico che ha distrutto quella terra. Se dovesse andare in porto sarà un’esperienza che coniugherà  rottura del sistema e capacità  di governo”.

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