Bruxelles, smentito arresto: caccia all’artificiere. Italiana probabile vittima nel metrò

Najim Laachraoui è l’uomo col cappello nella foto con i due kamikaze dell’aeroporto, i fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui. Non è lui il sospetto fermato ad Anderlecht. In corso riconoscimento del cadavere di una donna italiana che risulta tra i dispersi: prendeva abitualmente la metropolitana, teatro di uno degli attentati di ieri

L’uomo arrestato ad Anderlecht non è l’artificiere Najim Laachraoui. Lo scrive il quotidiano belga Dh, che aveva dato la notizia dell’arresto del terrorista. E’ quindi ancora caccia al 24enne esperto di esplosivi, ritenuto tra i responsabili sia delle stragi di Bruxelles che di Parigi. Laachraoui è considerato il terzo uomo del commando dell’aeroporto di Bruxelles. L’uomo con il cappello nella foto assieme ai kamikaze, i fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui.  Il 24enne sarebbe l’artificiere del gruppo di Salah Abdeslam, contro cui la Procura belga ha già spiccato un mandato d’arresto nei giorni scorsi. Tracce del suo dna sono state trovate sia in due covi, sia su almeno due cinture esplosive: una utilizzata al Bataclan, l’altra allo Stade de France.

 

ITALIANA TRA LE VITTIME – La Farnesina ritiene molto probabile che ci sia un’italiana tra le vittime degli attentati di Bruxelles. L’ambasciata italiana è in contatto con la famiglia per le procedure di riconoscimento. La vittima sarebbe una donna che era dispersa: i familiari sono con il console a Bruxelles. Era una donna che prendeva abitualmente la metropolitana.

 

COVO SCOPERTO GRAZIE A TASSISTA – Il covo nella zona di Schaerbeek, dove ieri è stata trovata una bomba con dei chiodi, prodotti chimici e una bandiera dello Stato Islamico, è stato scoperto grazie al tassista che ha portato i tre sospetti all’aeroporto di Zaventem, secondo Le Soir. L’uomo era rimasto sorpreso che i tre uomini non gli avessero lasciato toccare le loro valigie.

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