“La decisione degli Stati Uniti metterà a rischio i civili, rendendo Washington complice delle morti civili causate dalle esplosioni” – ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
il presidente Usa, Joe Biden, ha autorizzato l’invio delle bombe a grappolo all’Ucraina, ignorando l’imbarazzo già manifestato giorni fa da alcuni alleati (Germania e Francia), gli appelli degli attivisti per i diritti civili, la contrarietà dell’Onu, il malumore di molti dem e la minaccia russa che, con l’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, ha parlato di “pericolosa escalation“. “La decisione degli Stati Uniti metterà a rischio i civili, rendendo Washington complice delle morti civili causate dalle esplosioni” – ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “I civili saranno colpiti, come ogni volta che l’Ucraina ha ricevuto sistemi bellici Usa-Nato sempre più letali”, ha aggiunto.
Mosca ha parlato anche di un segno di “debolezza e disperazione”, ma a far rumore è la spaccatura nel fronte occidentale.
Il primo ministro inglese, Rishi Sunak, ha detto che la Gran Bretagna “scoraggia l’utilizzo delle bombe a grappolo”; il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto ha evidenziato che “l’Italia ha aderito alla Convenzione sulle munizioni a grappolo, che ne vieta l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio. Ero sottosegretario alla Difesa, nel 2011, quando la ratificammo” (posizione poi ribadita anche dal premier Giorgia Meloni); decisamente contraria Madrid: “La Spagna è contraria all’invio di bombe a grappolo all’Ucraina, deciso dagli Stati Uniti per fornire un ulteriore contributo alla controffensiva di Kiev”.
CiCre