Bagnoli, Napoli: apre una nuova sede Cgil e nasce la corrente di Colla

Il prossimo 20 Dicembre il componente renziano della segreteria confederale potrebbe annunciare la sua candidatura e sfidare Maurizio Landini per sostituire Susanna Camusso

La Cgil di Napoli ha inaugurato  una sede decentrata nel quartiere di Bagnoli. All’iniziativa hanno partecipato una trentina di persone.  Notata la presenza di reduci ex bassoliniani, dirigenti trombati e tristi burocrati di apparato. In prima fila gli ex segretari campani Michele Gravano e Franco Tavella, entrambi “commissariati” alcuni anni fa da Susanna Camusso per la gestione fallimentare dell’organizzazione; Giovanni Sannino ex segretario della Fillea Campania, il sindacato degli edili. Durante la gestione di Sannino, la Fillea è stata sorpassata dalla Uil e dalla Cisl, relegata in una posizione residuale. Sannino è candidato a dirigere la sede di Bagnoli della Cgil dopo aver diretto  due sedi dell’organizzazione nello stesso quartiere chiuse dopo qualche mese  per la scarsa partecipazione dei lavoratori e dei cittadini e la mancata produzione di risultati sufficienti.  L’inaugurazione della sede di  Bagnoli si è trasformata nei fatti in  una iniziativa propagandistica nell’ambito della campagna elettorale  in favore di Vincenzo Colla, componente della segreteria nazionale della Cgil che il prossimo 20 dicembre – stando ai bene informati – potrebbe ufficializzare la sua candidatura per  sfidare Maurizio Landini  e sostituire l’attuale leader Susanna Camusso.  In favore di Colla, sono schierati i “falchi” della componente di destra dell’ organizzazione, nella stragrande maggioranza piddini: Ivan Pedretti, segretario nazionale  dei pensionati; Alessandro Genovesi segretario nazionale della Fillea; Emilio Miceli segretario dei chimici e dei tessili; Luigi Giove segretario dell’Emilia Romagna; Walter Schiavella segretario della Camera del lavoro di Napoli; Fabrizio Solari segretario nazionale Slc.

Vincenzo Colla e Ivan Pedretti erano presenti all’iniziativa di Bagnoli. Una iniziativa-flop, assenti i giovani, i lavoratori attivi, i precari, i disoccupati. L’inaugurazione della sede di via Illioneo, si è tenuta nell’indifferenza totale dei cittadini del quartiere, nella stragrande maggioranza ex operai e figli di ex  operai  Italsider e Cementir.

Quest’inaugurazione ha un grande valore simbolico – ha affermato con enfasi Antonella Pezzullo, segretario generale Spi-Cgil della Campania e Napoli: dopo qualche anno riapriamo a Bagnoli per ribadire che la storia di questo quartiere continua, va riscritta, e la Cgil insieme a tutti i gruppi democratici devono aiutare Bagnoli nella ricerca della sua identità nuova“. Una Lega Spi che apre insieme a un presidio Cgil “e’ anche un tentativo concreto di riallacciare la storia di questa parte cosi’ importante di Napoli, come e’ Bagnoli, alla citta’, verso un futuro che va costruito e di cui anche la Cgil vuole essere protagonista”, ha sostenuto Walter Schiavella, segretario della Cgil di Napoli. “L’intesa interistituzionale per Bagnoli traccia un perimetro che va completato attraverso la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e sociali”- ha aggiunto Schiavella

Per l’inaugurazione della nuova sede a Bagnoli, anche il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Colla, ha voluto esprimere il suo punto di vista. “Non possiamo permetterci di lasciare aree del genere totalmente inutilizzate. Bagnoli – sottolinea Colla – ha un potenziale enorme che vogliamo sostenere e quando si apre una sede sindacale della Cgil noi consegniamo ai cittadini un presidio della democrazia aperto a tutti, ai lavoratori, ai pensionati, a tutta la nostra gente verso cui abbiamo grandi responsabilita’”. Per Ivan Pedretti, segretario generale di Spi-Cgil nazionale, “il sindacato dei pensionati e’ fatto di tante persone che negli anni Settanta, con il movimento operaio, dal Sud e dalla Campania, hanno sognato di cambiare il mondo. Questa – afferma Pedretti – e’ un’area storica del movimento operaio ed è bene che si torni a rappresentare qui un pezzo di storia che però pensa anche e soprattutto al futuro”. Sulla locandina di presentazione dell’evento organizzato nel quartiere flegreo non era indicato tra i relatori, Nicola Ricci, segretario della Cgil Campania, sostenitore di Maurizio Landini. “Che brutta figura non invitare il segretario regionale della nostra organizzazione – confida un militante – Il mancato invito si configura come un atto di ridicolo settarismo politico. Oggi a Bagnoli è nata  una nuova corrente in Cgil. La corrente di Vincenzo Colla. Una corrente di apparato burocratico mentre peggiorano le condizioni di vita e di lavoro di centinaia di migliaia di persone”.

 

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