Ancona, a 7 anni muore di otite curata con omeopatia: si indaga per omicidio colposo

Ipotesi di reato a carico di ignoti

Morire a 7 anni di otite. E’ capitato a Francesco, bambino di Cagli (Pesaro), per il cui decesso ora si indaga per omicidio colposo. Il piccolo è morto oggi nell’Ospedale Salesi di Ancona per le complicanze di un’otite bilaterale curata con prodotti omeopatici e non con gli antibiotici. I genitori del piccolo hanno dato il loro consenso al prelievo degli organi.

I familiari, due commercianti che hanno anche altri due figli minorenni, sono convinti sostenitori delle cure omeopatiche, e si erano affidati al dottor Massimiliano Mecozzi, medico omeopata con studio a Pesaro, che da tre anni seguiva il bambino, mai curato con antibiotici dall’età di tre anni. Circa 15 giorni fa Francesco si è ammalato di otite bilaterale: i genitori non si sono rivolti alla pediatra di famiglia, ma al dottor Mecozzi, che avrebbe visitato il piccolo in due occasioni, consigliando ai familiari una terapia a base di preparati omeopatici.

Francesco però peggiorava, era sempre più debole, con la febbre che andava e veniva. Fino alla notte del 23 maggio, quando ha perso conoscenza: a quel punto il padre e la madre l’hanno portato nell’ospedale di Urbino, dove una Tac ha rivelato gravi danni al cervello. I sanitari hanno disposto il trasferimento nel nosocomio pediatrico ‘Salesi’, dove, alle 4 del mattino del 24 maggio, è stato tentato un intervento chirurgico per la rimozione dell’ascesso cerebrale. E’ cominciata anche una terapia antibiotica d’urto, ma le condizioni cliniche del bimbo non lasciavano più speranza.

Gli atti di indagine, che al momento sono ancora carico di ignoti, sono stati trasmessi per competenza dalla procura di Ancona alla procura della Repubblica di Urbino. Due giorni prima di essere trasferito ad Ancona infatti, il bimbo, era stato visitato a domicilio dal medico omeopata che lo aveva in cura: il reato quindi si sarebbe consumato nel Montefeltro. Non ancora disposta l’autopsia. Gli eventuali indagati (oltre alla posizione dell’omeopata c’è da valutare anche quella dei genitori) avranno la possibilità di nominare periti di parte per partecipare all’esame.

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