Aereo russo precipita nel Mar Nero, tutti morti. Mosca: “Non escluso attentato”

Il velivolo trasportava 93 persone ed era diretto in Siria. A bordo il coro dell’Armata Rossa

Era scomparso all’alba subito dopo il decollo dalla città di Sochi mentre era in viaggio verso la base russa di Latakia, in Siria. E’ precipitato nel mar Nero l’aereo militare russo trimotore Tu-154 con 93 persone a bordo.  A bordo anche i 64 membri del Coro dell’Esercito russo, erede del Coro dell’Armata rossa. Tutti erano in viaggio verso la Siria per tenere un concerto in occasione del nuovo anno per le truppe russe dislocate nel paese mediorientale.  Il ministero della Difesa afferma che non ci sono sopravvissuti. Oltre al coro e a otto membri dell’equipaggio, sul volo erano presenti anche nove giornalisti, il responsabile del dipartimento culturale del ministero della Difesa Anton Gubankov, otto militari,  due funzionari civili e un’altra personalità, Elizaveta Glinka, conosciuta come “Doctor Liza”, responsabile di un’associazione di beneficenza. Dopo aver inizialmente escluso la pista attentato, col passare delle ore avanza una maggiore cautela. “Escludo totalmente la tesi dell’attentato. L’aereo apparteneva al ministero della Difesa russo ed è precipitato nello spazio aereo russo. Una simile tesi è impossibile” aveva dichiarato a caldo il capo del commissione Difesa del Senato russo, Viktor Ozerov, secondo cui l’incidente aereo potrebbe essere stato causato da un guasto tecnico o da un errore dell’equipaggio.  Ma le indagini stanno seguendo tutte le piste, anche l’attentato terroristico, ha poi dichiarato il ministero dei Trasporti russo.

L’aereo, un Tupolev 154, era in servizio dal 1983 e aveva alle spalle 7mila ore di volo. È scomparso dai radar pochi minuti dopo il decollo da Sochi alla volta della città portuale siriana di Latakia. I rottami sono sparsi in un’area di 1,5 chilometri lungo la costa, alla profondità di circa 50-100 metri.

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