Abusivismo, regalo a “cemento selvaggio” da Pd, Fi e Ala: ok a ddl, è polemica

Il testo, primo firmatario il verdiniano Falanga, torna alla Camera: stabilisce che le Procure dovranno far demolire per primi gli immobili “di rilevante impatto ambientale” costruiti su aree demaniali, protette o soggette a vincoli. Poi quelli che costituiscono “un pericolo per l’incolumità pubblica e privata”. Infine quelli che sono nella disponibilità di condannati per mafia. Ma Legambiente: “Cancellato il ‘blocca ruspe'”, ora è nulla legislativo”

Un regalo a “cemento selvaggio” da Pd, Fi, Ala e Ap, ma c’è chi lo ritiene depotenziata degli obiettivi iniziali. Il Senato approva con 142 sì, 51 no e 7 astenuti, il ddl sugli abbattimenti, primo firmatario il verdiniano Ciro Falanga, senatore di Torre del Greco. Il testo, che ora passa alla Camera perché emendato in alcune parti, istituisce il criterio della graduatoria tra opere abusive da demolire. Le opposizioni e Mdp parlano di “condono perpetuo” e “regalo alla criminalità”. “Se il provvedimento non verrà messo in calendario alla Camera entro 20 giorni ed approvato in tempi rapidi – avverte Falanga – sarò costretto a dimettermi da senatore perché vorrà dire che non sono riuscito a risolvere i problemi dei miei conterranei”. Una minaccia o una promessa? Per Maurizio Buccarella (M5S) è “una ragione in più per non votare il ddl. Il disegno di legge stabilisce che le Procure dovranno far demolire per primi gli immobili “di rilevante impatto ambientale” costruiti su aree demaniali, protette o soggette a vincoli. Poi quelli che costituiscono “un pericolo per l’incolumità pubblica e privata”. Infine quelli che sono nella disponibilità di condannati per mafia. Si darà sempre precedenza comunque a quelli non ultimati e non abitati. Ossigeno per chi abita negli edifici illegali, insomma.  Ma dal coro di critiche si smarca Legambiente. “Le norme attualmente in discussione sono, nella migliore delle ipotesi, inutili e alimentano aspettative infondate nei proprietari di case abusive e propaganda elettorale –  afferma il direttore generale di Legambiente, Stefano Ciafani – Il ddl Falanga di oggi, infatti non ha alcun carattere prescrittivo per le Procure della Repubblica che si occupano di abusivismo edilizio e quindi – per fortuna – non può essere considerato una legge ‘blocca ruspe’, contrariamente a quanto ancora sostiene il senatore Falanga, ma solo un testo di indirizzo per i magistrati nello svolgimento dell’attività di demolizione riscritto sulla base di uno schema che peraltro molte Procure già adottano”.

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