Vendemmia agli Scavi di Pompei, vigne aperte per i visitatori

La coltivazione delle uve e la produzione del vino pompeiano fanno parte di un progetto scientifico di studio degli impianti e delle antiche tecniche di viticoltura pompeiana

Vigne aperte ai visitatori negli Scavi archeologici di Pompei, dove si è tenuto il consueto appuntamento con il tradizionale taglio delle uve coltivate nei vigneti delle antiche domus, dalle quali viene prodotto il ricercato vino ”Villa dei Misteri”, prodotto mediante una convenzione con l’Azienda Vinicola Mastroberardino che si è occupata negli anni delle ricerche preliminari, dell’impianto e della coltivazione dei vigneti dell’antica Pompei.

Il pubblico ha potuto assistere alla 22/a edizione del taglio delle uve, accedendo dall’ingresso di Piazza Anfiteatro, e visitando il vigneto del Foro Boario con la sua cella vinaria, il vigneto e la casa della Nave Europa e quello della casa del Triclinio all’aperto. In quest’ultima domus è allestita fino al 30 novembre la mostra Metropoli Latina dell’architetto Andrea Branzi.

La coltivazione delle uve e la produzione del vino pompeiano fanno parte di un progetto scientifico di studio degli impianti e delle antiche tecniche di viticoltura pompeiana avviato negli anni ’90, nell’ambito degli studi di botanica applicata all’archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco Archeologico di Pompei, cui ha fatto seguito la convenzione con l’Azienda Vinicola Mastroberardino che tutt’oggi si occupa della cura dei vigneti producendo il vino ”Villa dei Misteri”. Presenti all’evento il Direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, e il prof. Piero Mastroberardino.

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