Salerno, “Vite mie” al Fuorifestival

Al Museo archeologico presentazione dell’ultimo romanzo di Yari Selvetella

Patrocinato dalla Provincia di Salerno, presso gli spazi del Museo archeologico provinciale di via San Benedetto, 28 a Salerno, venerdì 17 febbraio alle ore 18:00, ci sarà un nuovo appuntamento con i #Fuorifestival di Salerno Letteratura e per l’occasione Yari Selvetella presenterà il suo ultimo romanzo, edito per Mondadori, Vite mie, in dialogo con la giornalista Francesca Salemme.

-IL LIBRO-

Amare non è sufficiente, bisogna sapere come si fa.

Talvolta una vita non basta a impararlo per bene, oppure l’abilità coltivata negli anni si dissolve misteriosamente e non rimane altro che un senso di inadeguatezza e di nostalgia.

Serve più di una vita, a Claudio Prizio, per poter sentire che sta davvero ricominciando da capo.

Gli serve, anzitutto, cercare sé stesso negli altri.

Claudio chiede riparo, come ha sempre fatto, alla famiglia, ma anche gli equilibri domestici si stanno ormai modificando.

La sua è una famiglia particolare e al tempo stesso normalissima, che custodisce grandi dolori, legami insoliti e momenti di autentica felicità.

Tutti devono trovare la forza di lasciar andare il passato: la sua compagna Agata, i suoi quattro figli – due dei quali ormai adulti – e soprattutto lui.

Claudio cerca sé stesso in casa, ma anche nella sua città: Roma è così prodiga di incontri che finisce per stordirlo in un vortice di coincidenze.

Da qualche tempo, infatti, Claudio non fa che ravvisare somiglianze tra sé e le persone in cui si imbatte: un guidatore distratto che quasi lo investe al semaforo, un rocker attempato, un agente immobiliare, una donna che si è rifugiata in campagna.

I suoi simili sono specchi, ma anziché aiutarlo a comprendere la propria identità, sembrano avvilupparlo in un gioco di riflessi senza scampo.

Come si fa a passare oltre preservando la memoria, ma senza diventarne schiavi?

Roma, che tutto custodisce e a niente pare far caso, è una maestra in quest’arte, e suggerirà a Claudio lo stratagemma – l’ultima illusione, forse – per liberare sé stesso e coloro che ama.

Vite mie è una impetuosa esplorazione esistenziale spinta avanti da domande brucianti: cosa vuol dire amare a un certo punto della vita, e quando la vita ha già colpito duro?

Come si fa a non dare per scontati i nostri legami e renderli invece speciali, unici e duraturi?

-L’AUTORE-

Yari Selvetella (1976) è un giornalista e scrittore romano.

Collabora con vari programmi della Rai.

È un esperto di storia della criminalità romana, un tema su cui lavora da molti anni attraverso articoli e libri, tra cui il bestseller Roma criminale (scritto con Cristiano Armati, Newton Compton – 2005).

Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Banditi, criminali e fuorilegge di Roma. Storie di assassini, rapinatori e ribelli nella città eterna (Newton Compton – 2010); Roma. L’impero del crimine. I padroni e i misfatti della capitale (Newton Compton – 2011); La maschera dei gladiatori (Carta Canta – 2014); La banda Tevere (Mondadori – 2015); Rino Gaetano. Il figlio unico della canzone italiana (Bizzarro Books – 2017); Le stanze dell’addio (Bompiani – 2018).

Salerno letteratura

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