Salerno Letteratura, Durante risponde a De Luca: “Mi darebbe due anni di carcere? Parole gravi”

Il creativo del festival, attaccato dal governatore per la leggibilità dei manifesti: “Forse non gli va il logo della Regione, che è troppo piccolo? Ho avuto l’ok della Scabec”

Il diavolo ci mette le corna, De Luca ci mette i soldi, ed ecco la fatwa del governatore: “Darei due anni di carcere al creativo di Salerno Letteratura”. L’editto, nella diretta del venerdì, colpisce Peppe Durante, autore del manifesto sgradito a De Luca. Il creativo non ci sta, e difende la sua creatura, il “Pepe cornuto”. Ma il presidente non sente ragioni: “Non si capiscono, non sono leggibili” afferma, incolpando pure la locandina di Campania Teatro Festival, altra kermesse foraggiata dall’ente di Santa Lucia. De Luca aggiunge minaccioso: “I festival finanziati dalla Regione devono essere coerenti con la loro natura, altrimenti stop ai fondi”. L’indomani, per Durante non è un giorno qualsiasi. “In realtà non ci sono rimasto neanche tanto male, conoscendo il presidente – spiega il professionista-. Da stamattina non ho il tempo di lavorare, perché sto rispondendo a centinaia di telefonate di solidarietà, anche dall’Emilia-Romagna. Qualcuno fa anche le battute: ti portiamo le arance. Questa notizia ha fatto il giro dei festival”.

La pietra dello scandalo è, appunto, il manifesto col “Pepe cornuto”. “Un diavoletto, perché – riepiloga Durante – il tema di quest’anno è il peperoncino. Abbiamo utilizzato questo animaletto cornuto, che tra l’altro proviene dalla Calabria, dove c’è un museo bellissimo sui pastori dell’Aspromonte, che lo realizzavano in legno, a protezione del gregge. In qualche modo è stato un fatto anche scaramantico, da parte mia, utilizzare questa tipologia di immagine”. Di sicuro, il “Pepe” non ha protetto Durante da De Luca. “Non credo che faccia un attacco all’identità visiva e alla scelta dell’immagine – dice il creativo -, però ho sentito un passaggio dove diceva che verranno tagliati fondi a coloro che non faranno un’immagine adeguata all’evento. E qui mi sembra paradossale la cosa. Innanzitutto vorrei capire cosa significa che non si leggono i manifesti”. Durante azzarda: “De Luca cosa fa, attacca la leggibilità del logo Regione Campania, sempre troppo piccolo? Non riesco a capire qual è l’errore”. Poi chiarisce: “Io, per il manifesto, ho avuto l’approvazione della Scabec”. E quindi si sfoga: “Questa cosa della non leggibilità dei manifesti, per cui lui darebbe due anni di carcere ai creativi, mi sembra un po’ grave”. Ormai si rischia meno a fare un abuso d’ufficio che un manifesto.

Gianmaria Roberti

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest