Riconoscimento per Benedetto Robazza autore della scultura “Il pizzaiolo” donata alla città di Napoli

Un’altra opera dell’artista romano esposta nella città di Jesi

L’Unesco ha nominato l’Arte dei pizzaiuoli napoletani Patrimonio Unesco. E la Fondazione Di Paolo, che ha sede ad Ancona, proprio in onore di Napoli e della sua pizza dona una scultura dal titolo “Il pizzaiolo” al Comune di Napoli. L’opera realizzata da Benedetto Robazza raffigura uno dei maggiori simboli della città, un pizzaiuolo impegnato nel far “ballare” l’impasto sulla mano al fine di renderlo perfetto da gustare. Ma chi è colui che ha realizzato questa bellissima scultura. Benedetto Robazza è uno scultore e ritrattista romano oggi ottantatreenne che si è già distinto per altre opere originali e famose nel corso della sua carriera, che gli hanno consentito di ottenere numerosi riconoscimenti in Italia, ma anche fuori dai confini. Nei giorni scorsi, per l’autore di quest’opera che sarà per Napoli sicuramente un motivo di orgoglio e di attrazione turistica, a Jesi, citta vallesina, che ha dato i natali a Federico ll di Svevia, un altro importante riconoscimento. Infatti è stata riposizionata da Porta Bersaglieri all’interno delle mura cittadine il monumento dello “Stupor Mundi” che ora si trova nello spazio antistante al Palazzo Ghislieri. L’imponente opera di Jesi è stata realizzata nel 1994 a quattro mani proprio da Benedetto Robazza e dal tedesco Hermann Schwahn,. A suo tempo fu posizionata all’esterno della cinta muraria jesina, ora, finalmente il tanto atteso traslaco, voluto dall’intera cittadinanza, nello spazio antistante al Palazzo Ghislieri. La cerimonia ha visto la presenza di innumerevoli personalità tra cui Massimo Bacci, Sindaco di Jesi, Paolo Mariani, Presidente della Fondazione Federico ll Hohenstaufen, Alfio Bassotti, Presidente della Fondazione Carisj, proprietaria dello spazio antistante del Palazzo Ghislieri, Gennaro Pieralisi, Franca Tacconi, Carlo Mucari, e proprio lui, lo scultore Benedetto Robazza. “Quello che importa è che la statua di Federico II oggi sia tornata nella piazza in cui è nato. – ha commentato il primo cittadino Massimo Bacci – E’ un’opera che ci onora di averla nel nostro territorio; ho ringraziato il maestro Robazza per quello che ha realizzato e mi fa particolarmente piacere che oggi sia qui insieme a noi.” Alfio Bassotti ha precisato: “Federico II torna dentro la cinta muraria della città. Questo è molto importante perché la storia di una comunità si intreccia sempre con le caratteristiche, con i personaggi che hanno identificato in qualche modo periodi della loro storia e della loro cultura”. Franca Tacconi ha accolto il Maestro Robazza prima della manifestazione e l’ha guidato attraverso i tre piani e le 16 sale multimediali del Museo “Federico II” e poi, durante la manifestazione, gli ha donato, da parte della città e della Fondazione, un trittico simbolico. Il Maestro Robazza, attraverso un monumento di difficilissima esecuzione, è riuscito a trasmettere veramente quello che era Federico ll. Il fatto che il Maestro Robazza abbia avuto nella sua carriera una preponderanza di commesse internazionali è un segno significativo del suo valore di artista. Il Maestro Robazza perché riesce a dare vita ai suoi personaggi, per come riesce a crearli, con tutti i simboli giusti dandogli così nuova vita. E l’opera “il pizzaiuolo” donata a Napoli ne è una testimonianza. Molte persone vedendo questa scultura si renderanno conto di come non si tratti di una semplice statua, ma di qualcosa di più. Qualcosa che sembra vivo, animato. Per Napoli, questa scultura diventerà sicuramente una forte attrazione turistica.

Monica De Santis

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