L’impero dei segni, il Giappone di scena allo Scugnizzo Liberato

La rassegna a Napoli nell’ex carcere Filangieri a cura del collettivo Nadir. Immagini, colori, simboli e storie con l’obiettivo di valorizzare e conoscere meglio la cultura del Sol Levante

NAPOLI- Cultura ad accesso libero, un imperativo. Una finestra aperta sul Giappone e sulle sue tradizioni. È l’iniziativa “L’Impero dei Segni” del collettivo Nadir\Napoli Direzione Opposta, la quale si terrà fino a venerdì cinque febbraio. L’ex carcere Filangieri ora “Scugnizzo Liberato” (inaugurato in ottobre proprio durante la memoria delle Quattro Giornate) sede dell’iniziativa, quasi calderone di cultura e collaborazione poiché si vedrà la partecipazione di altri collettivi napoletani che operano per la riappropriazione degli spazi urbani, facenti capo alla rete “Scacco Matto”. Immagini, colori, simboli e storie con l’obiettivo di “valorizzare e conoscere meglio la cultura di un paese così lontano ma che ha invaso la nostra quotidianità occidentale, troppo spesso legandosi unicamente ad aspetti commerciali”.

Un calendario fitto di appuntamenti. La serata inaugurale è stata affidata al fumettista crotonese, classe 1980, Vincenzo Filosa con la presentazione di “Viaggio a Tokio” (Canicola Edizioni), manga tutto italiano riconosciuto fra i migliori lavori del 2015 anche dalla rivista di genere DoppioZero. A seguire Alessandro Ripepi, alias “Origami Oh” con il primo workshop gratuito sulla “nobile arte del piegare la carta”. La giornata di sabato con la poesia dove l’Associazione Fantasmatica si è impegnata in un happening artistico di combinazione, fusione con il pubblico presente, riprendendo il “flusso intersoggettivo” della poesia concatenata che è quella giapponese.

 Dopo il week-end vi sarà il secondo workshop di origami e a seguire la proiezione del film d’animazione “Principessa Mononoke”, di Haya Miyazaki maestro del genere di indubbia fama e bravura (Premio Oascar 2003 pr “La città incantata” e Oscar alla carriera nel 2014). L’altra proiezione, giovedì 4, sarà di Isao Takahata, “Una Tomba delle Lucciole”. La serata conclusiva avrà come ospite Igor Tuveri, in arte Igort, fumettista di calibro internazionale, con la presentazione de “Quaderni Giapponesi” (Coconino Press), ed immergersi in un mondo di suggestioni dai mille significati. A concludere l’ultimo appuntamento con Origami Oh.

Giovani artisti napoletani, Mattia Tassar,  Taempranea e gliAngoli, esporranno le loro opere dedicate all’”Impero dei Segni”.

Vincenzo Perfetti

(Foto NaDir \ Napoli Direzione Opposta Festival-Facebook)

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest