Un grande talento del cinema italiano
E’ morto l’attore Renato Scarpa, 82 anni, nella sua abitazione a Roma in zona Bravetta: sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione dopo la chiamata del 118. Scarpa sarebbe morto per cause naturali.
Scarpa è noto al grande pubblico per molte interpretazioni in alcuni film cult del cinema italiano. Tutti ricordano il personaggio del giovane complessato Robertino in Ricomincio da tre (1981) di Massimo Troisi, Sergio l’amico del “coatto” Enzo in Un sacco bello (1980) di Carlo Verdone e il dottor Cazzaniga, il capo del personale dell’Alfa Sud in Così parlò Bellavista (1984) e in Il mistero di Bellavista (1985), entrambi di Luciano De Crescenzo.
Era nato a Milano nel 1939 e aveva iniziato a recitare al cinema negli anni Sessanta. Nella sua lunga carriera aveva partecipato a numerosissimi film di grande successo, inizialmente in ruoli da comprimario e ottenendo nel corso del tempo parti sempre più importanti. Tra gli altri aveva recitato in Suspiria (1977) di Dario Argento e in Giordano Bruno (1973) di Giuliano Montaldo. Aveva fatto molti film anche in anni più recenti, tra cui Habemus Papam (2011) di Nanni Moretti, dove interpretava il cardinale Gregori.
Il commento di Carlo Verdone – “Cari amici, chi ha amato ‘Un Sacco Bello’ non potrà non esser triste per la scomparsa di Renato Scarpa per un improvviso malore. Aveva anche lavorato con Massimo Troisi in ‘Ricomincio da tre’, e con tanti altri registi. Affettuoso, dotato di gran talento, aveva il dono della ‘misura’, cosa che non tutti gli attori hanno”. Carlo Verdone ricorda così, con un post su Instagram, la figura di Renato Scarpa. “In questa scena tentavo di convincerlo a partire per Cracovia con le calze di seta e le penne a biro”, scrive Verdone commentando la foto di scena di ‘Un sacco bello’, abbinata al post. “Fantastico compagno di lavoro, lo ringrazio ancora per esser venuto il giorno dell’inaugurazione di una targa al ‘Palo della morte’ in Via Giovanni Conti (zona Val Melaina) a Roma, targa che celebrava quel film .
Fummo molto orgogliosi perchè non ci aspettavamo il grande bagno di folla che ci fu”. “Ringrazio ancora questo caro amico che mi ha aiutato nella mia opera prima con garbo, affetto e talento -conclude Verdone-. Persone così umili e gentili nel loro grande talento non ci sono più. Resterà sempre nei miei più bei ricordi. E credo anche, se avete amato quella pellicola, nella vostra memoria”.