Christian Expò a Napoli, evangelici in rivolta: “In Italia nessuna libertà religiosa”

Alla kermesse cristiana siglato documento per sollecitare l’approvazione di una legge nazionale: “Caso unico in occidente, oltre al concordato con la Chiesa Cattolica esistono solo intese”. Chiusura della manifestazione con l’appello pro vita e pro famiglia naturale

La rivolta degli evangelici. “Caso unico in occidente, in Italia, oltre al concordato con la Chiesa Cattolica esistono solo intese che, nonostante il dettato costituzionale, non garantiscono una reale libertà religiosa né tutelano le diverse comunità o denominazioni religiose da quella che in alcuni casi appare una vera e propria persecuzione burocratica”. La dichiarazione è diffusa al Christian Expò a Napoli,  in apertura della seconda giornata dei lavori in corso al Palapartenope. Al termine di una tavola rotonda sulle libertà religiosa, i presidenti delle Denominazioni Evangeliche hanno sottoscritto un documento per sollecitare l’approvazione di una legge nazionale, che garantisca realmente la libertà religiosa in Italia. Questo perché “quella spirituale è la madre di tutte le libertà”. Il documento, che sarà trasmesso alle Camere, avrà l’endorsement del congressman Usa Louie Gohmert, presente questa mattina alla sottoscrizione del testo.

“Un dovere spirituale oltre che civico – commenta Alessandro Iovino, del Comitato Christina Expò 2019 – che ci impegneremo a sostenere nel nostro Paese, ma che proveremo, in nome della libertà religiosa, a portare anche fuori ai confini dell’Italia”. Alla convention, anche oggi sfilata di politici. C’è il senatore leghista Simone Pillone, autore del controverso ddl sul diritto di famiglia, che onora la sua fama. “C’è ancora qualcuno che vorrebbe chiuderci nel privato – accusa – e bollare come medioevale chiunque osi parlare pubblicamente della propria fede e dei propri valori. Diciamo solo che non si può chiudere la bocca ad un dibattito democratico, a chi pensa che sia giusto difendere sempre e comunque la vita, a chi pensa che la famiglia sia quella naturale, a chi pensa che sia giusto che i bambini abbiano il diritto e debbano crescere con un padre e una madre e che genitore uno e genitore due sia un abominio”. Il sindaco Luigi de Magistris, qui per un saluto istituzionale, se la cava con il mantra: “Napoli si sta caratterizzando sempre di più come città dell’amore”. Ma non è esattamente lo stesso concetto di Pillon. Fa capolino anche l’ex sindaco Antonio Bassolino, condividendo l’appello “per la libertà religiosa”.

E in serata il Christian Expò si chiude con un messaggio chiaro: Sì alla vita sempre e comunque, dal concepimento alla morte naturale, sì alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e che difende il diritto ad educare i propri figli. A lanciarlo dal palco l’associazione Pro-Vita. Sipario sulla due giorni interamente dedicata ai valori e alla difesa della cristianità, che ha visto confluire a Napoli oltre 7.000 persone, anche da fuori Italia, affollando gli oltre 120 stand.

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