La Pompei sommersa della provincia di Caserta
E’ stata ritrovata e fotografata, a Calvi Risorta, nel portale di un’abitazione, un’antica scultura che ritrae due uomini alle prese con un bue.
Il ritrovamento fa parte di laterizi dell’antica città di Cales ovvero la Pompei sommersa della provincia di Caserta.
La scultura esiste da sempre poiché dal Medio Evo gli abitanti del posto hanno usato materiale di epoca romana per costruire le abitazioni.
La scultura nella foto si trova in una strada non percorribile con le auto e più precisamente in via N. Zitiello, tra via delle Acace e via Rinchiusa.
Trattasi di un quartiere storico denominato Giudea facente parte del nucleo antico dell’antica frazione Petrulo di Calvi Risorta insieme a Martini.
La ri-scoperta è avvenuta in seguito ad alcuni lavori di ammodernamento della rete elettrica.
Cales non ha bisogno di presentazioni in quanto fu la più importante città dell’antico popolo degli Ausoni sulla antica via Latina, l’attuale Casilina, vicino alle montagne sannitiche, pochi chilometri a nord di Capua e poco a sud di Teanum Sidicinum (Teano).
Ai tempi dei saraceni fu abbandonata dagli abitanti dopo la conquista dei romani.
A valle di fiumiciattoli a carattere torrentizio si trova la zona archeologica.
Nel sottosuolo sono presenti gran parte delle risorse archeologiche.
La città, con molta probabilità, ha subito delle inondazioni dopo essere stata abbandonata.
Non è stata mai scavata ma purtroppo, nel tempo, è stata oltraggiata da tombaroli.
A tal proposito, il giornalista sportivo Silver Mele, recentemente, ha dedicato all’antica città, per l’appunto, un libro dal titolo Il grande oltraggio.