Beni culturali e paesaggio, la valorizzazione secondo Volpe

Presentato all’Archeologico di Napoli l’ultimo libro del docente di archeologia medievale dell’Università Foggia nonché presidente del Consiglio Superiore Beni Culturali e Paesaggistici del Mibact, nel quale vengono raccontati particolari esempi di valorizzazione dei monumenti italiani

I beni culturali ed il paesaggio, patrimonio fondamentale per i cittadini di oggi e di domani. Giuliano Volpe, docente di archeologia medievale dell’Università di Foggia nonché presidente del Consiglio superiore Beni Culturali e Paesaggistici del Mibact, ha presentato nel pomeriggio di oggi, 16 marzo, al Mann il suo ultimo libro nel quale vengono raccontati particolari esempi di valorizzazione dei monumenti italiani.

“A distanza di circa un anno dalla pubblicazione di “Patrimonio al futuro”, ho il piacere di accogliere nuovamente qui Giuliano Volpe per questa sua nuova opera  – ha così introdotto l’evento Paolo Giulierini, direttore dell’Archeologico – In “Patrimonio italiano. Beni culturali, paesaggio e cittadini”, l’autore evidenzia alcuni casi di ripresa culturale dal basso: tra questi, due sono napoletani, ossia il Rione Sanità ed il Parco marino della Gaiola. Pur non menzionato, anche il Mann può considerarsi a mio avviso in una sorta di movimento di rinascita: dall’emanazione della riforma Franceschini stiamo infatti investendo tanto sia nella valorizzazione che nella ricerca stipulando accordi con le università. Come Volpe – ha proseguito Giulierini – credo che in archeologia non debba esistere il criterio dell’ inamovibilità: il mandato di una figura quale il direttore di un museo non può avere un carattere di autoreferenzialità ma deve semplicemente costituire un servizio per i cittadini”.

 

 

“Patrimonio italiano” nasce come risposta al dibattito scaturito da “Patrimonio al futuro” – ha introdotto così la sua relazione l’autore – In una situazione nazionale caratterizzata da mille problemi, tra cui la mancanza pluridecennale di una vera politica dei beni culturali, ho sentito la necessità di porre con forza un interrogativo: cosa intendiamo oggi per patrimonio? La risposta non può essere la stessa di trenta o cinquant’anni fa!”. Volpe ha poi sottoposto all’attenzione dei presenti alcuni dati statistici: “La recente riforma ha prodotto in pochissimo tempo ciò che non si è fatto in passato: ad esempio, l’istituzione di nuovi parchi archeologici a gestione autonoma oppure l’ accorpamento delle soprintendenze entro nuovi modelli polifunzionali più efficaci”. Un ulteriore segno di svolta a livello politico, secondo Volpe, potrebbe essere rappresentato dalla ratifica, non ancora effettuata dal Parlamento, della convenzione di Faro: “In questo testo si parla per la prima volta di diritto “ai” beni culturali da parte dei cittadini: ciò implica che non solo i professionisti del settore ma anche i volontari possano dare il loro contributo nelle opere di valorizzazione del patrimonio.

 

 

In quest’ottica, pur essendo archeologo, ritengo giusto aprire le porte di un museo o di un sito archeologico anche a coloro che non sono tecnici, proprio come è successo qui a Napoli con lo scrittore Erri De Luca o a Siponto dove un giovane artista contemporaneo di Milano ha ricostruito attraverso una rete metallica la mole dell’antica basilica paleocristiana”. Dopo aver illustrato i principali contesti culturali oggetto della sua indagine, Volpe si è soffermato sulla scelta dell’immagine di copertina del libro: “Si tratta di un ritratto della dea Demetra proveniente da Napoli, frammentato ma tenuto coeso da una mano dal basso. E’ l’emblema del messaggio che voglio trasmettere. Oltre alla valorizzazione – ha poi concluso – servirebbe in Italia un sistema di valutazione “dal basso”: non basta vedere il trend dei visitatori per giudicare l’operato di un museo; occorre considerare, invece, quante convenzioni esso è stato capace di stipulare con le università o le semplici associazioni della società civile; non quanto un direttore ha fatto ma piuttosto quanto egli ha fatto fare!”.

Angelo Zito

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