Napoli, tensione e cariche a Bagnoli. I comitati: “No alle speculazioni”(Video)

Un corteo di 200 persone sfila per il quartiere per rivendicare diritto al lavoro, alla salute e qualità della vita

Momenti di tensione oggi a Bagnoli, popoloso quartiere di Napoli. I comitati di lotta sono scesi ancora una volta in piazza per rivendicare la rinascita del territorio, lavoro, servizi, diritto alla salute e qualità della vita. Tanta rabbia, tanto malessere. “Siamo stati per il quartiere per informare la cittadinanza sulle battaglie per la riapertura dell’Asl, per il potenziamento dei trasporti, e per impedire che Bagnoli diventi una discarica a cielo aperto – spiegano in una nota i comitati di lotta del coordinamento Bagnoli Libera –  Arrivati alla Porta del Parco, il simbolo dell’immobilismo di questo quartiere, volevamo apporre uno striscione all’interno per denunciare l’ennesimo muro che il nuovo governo ha imposto sulla questione della bonifica, e siamo stati caricati dalla polizia con diversi feriti. Vogliamo la bonifica e il lavoro, rivendichiamo il diritto alla salute e ai trasporti. Vogliamo tutto”.

la manifestazione di oggi per le vie di Bagnoli

I comitati si soffermano sull’area industriale dismessa. “Un nuovo muro di silenzio sembra avvolgere il quartiere di Bagnoli. Un silenzio che nasconde sempre le stesse intenzioni: attrarre gli investimenti di pochi e farli arricchire a discapito della riconversione del territorio – sottolineano – Ma gli abitanti di Bagnoli hanno imparato ad abbattere i muri, ed è arrivato il momento di rompere la cappa di silenzio e pretendere risposte sul futuro del nostro quartiere da parte del ministro Provenzano. Necessitiamo di un incontro con Ministero, Regione e Comune: vogliamo chiarezza, vogliamo l’accessibilità ai dati, pretendiamo il coinvolgimento degli abitanti sulle scelte da fare – puntualizzano – Mentre ministri e commissari continuano a portare avanti gli interessi dei grandi imprenditori, a Bagnoli chiudono consultori e presidi ambulatoriali, si dismettono reparti ospedalieri; si paga per un trasporto non garantito e inefficiente, si vive in una condizione precaria che non garantisce i servizi minimi alla popolazione. Vogliamo un quartiere vivibile, efficiente e pulito oggi, bonificato e riconvertito domani – conclude la nota –  Vogliamo decidere sulle scelte che si attuano sul nostro territorio. Vogliamo scegliere e costruire un altro futuro”.

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