Il 25 aprile tra divisioni e polemiche: cortei sdoppiati a Roma, tensioni a Milano

Nella capitale al corteo dell’Anpi si aggiunge quello della Brigata ebraica, contraria alla presenza delle organizzazioni palestinesi alla sfilata dei partigiani

Il 25 aprile nel segno delle divisioni, come da tradizione. A Roma per la prima volta sono due le manifestazioni celebrative della liberazione dal nazifascismo. Al corteo dell’Anpi si aggiunge quello della Brigata ebraica, contraria alla presenza delle organizzazioni palestinesi alla sfilata dei partigiani. A Milano tensione per il divieto di parate neofasciste nella zona del cimitero dove sono sepolti i repubblichini. Carabinieri e polizia in tenuta antisommossa e tre blindati delle forze dell’ordine davanti all’ingresso del Cimitero Maggiore, dove sponenti dell’ultradestra commemorano “in forma privata”, come disposto da prefettura e questura, al Campo X. In un’altra area del Musocco, nel Campo della gloria, presidio antifascista organizzato da Anpi con oltre un centinaio di persone. Ma nel capoluogo lombardo si registrano contestazioni anche al corteo da parte degli attivisti pro Palestina. Nel mirino la Brigata ebraica, all’incrocio fra corso Venezia e corso Matteotti, al grido di “Assassini, assassini”.Urlati anche cori come “Buffoni” e “Fascisti” contro i militanti Pd in piazza San Babila.  Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo la deposizione di una corona d’alloro sull’Altare della Patria, va a Carpi. Il presidente del Senato, Pietro Grasso è a Milano e a Bologna c’è la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha chiesto a Mark Zuckerberg di cancellare una volta per tutte da Facebook le “pagine della vergogna che inneggiano al fascismo”.

(Foto @quirinale/twitter)

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