Tritolo per uccidere il procuratore Colangelo, 4 condanne

L’esplosivo fu rinvenuto da agenti della squadra mobile di Bari nascosto sotto un albero a Gioia del Colle dove risiede anche il magistrato. Era davanti alla tenuta di Amilcare Monti Condesnitt, ritenuto un trafficante di armi e condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere e 6mila

L’esplosivo fu rinvenuto da agenti della squadra mobile di Bari nascosto sotto un albero a Gioia del Colle dove risiede anche il magistrato. Il gup del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha condannato quattro persone a pene comprese fra i 5 anni e 4 mesi e i 4 anni e 8 mesi di reclusione perché accusate di detenere mezzo chilo di tritolo che, secondo la Dda, sarebbe stato destinato alla camorra per un attentato al procuratore di Napoli Giovanni Colangelo, da pochi giorni in pensione. Per detenzione e porto di armi da sparo ed esplosivo sono stati condannati a 5 anni e 4 mesi di carcere e 6mila euro di multa Amilcare Monti Condesnitt, proprietario della tenuta a Gioia del Colle dove nell’aprile 2016 è stato trovato l’esplosivo, e il suo braccio destro Francesco Paolo Ciccarone di Santeramo in Colle. Gli altri due imputati, Antonio Saponaro di Bari e Antonio Piscopo di Bitonto, sono stati condannati a 4 anni e 8 mesi di reclusione e al pagamento di 4.500 euro di multa. Il ruolo degli altri imputati sarebbe stato quello di acquistare e trasportare il tritolo. Monti Condesnitt è ritenuto un trafficante di armi. L’inchiesta che riguarda la destinazione finale del tritolo e quindi il suo eventuale utilizzo per un attentato a Colangelo, è ancora in corso.

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