Campania: Cgil punta a raccogliere almeno 150 mila firme per i quattro referendum per cancellare licenziamenti facili, precarietà e appalti selvaggi

Campagna inizia dal prossimo 25 aprile

In Campania parte la raccolta firme per i quattro referendum indetti dalla Cgil che potrebbero cancellare le leggi che avallano licenziamenti facili, precarietà, appalti selvaggi.

Il nostro obiettivo è quello di raggiungere in Campania almeno 150mila firme. Dobbiamo coinvolgere oltre i nostri iscritti, la società civile, le personalità del mondo della cultura e delle associazioni e anche della politica. Chiederemo a tutte le nostre strutture territoriali un forte impegno per raggiungere questo risultato. Il referendum è uno strumento democratico e politico per fare riforme urgenti cui il governo è indifferente ed elusivo. In termini di impegno e senso di responsabilità la Cgil Campania sarà in prima linea. La nostra campagna referendaria, che avrà inizio a brevissimo e il 25 aprile sarà un tappa fondamentale nei 90 giorni previsti. Dalla prossima settimana cominceremo a spiegare che i quattro quesiti che proponiamo – licenziamenti illegittimi, precarietà e contratti a termine, appalti – possono abolire norme che hanno condizionato fortemente il mondo del lavoro. Per questo è importante sottoscriverli” ha affermato il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, ha affermato Nicola Ricci, intervenendo all’assemblea generale delle organizzazioni sindacali di categoria e della Camera del lavoro di Benevento.

Nicola Ricci segretario regionale della Cgil Campania

Scandaloso – secondo Ricci – quello che è avvenuto conil Documento di economia e finanza (DEF). Non si indicano le risorse per ragioni elettorali, dal momento che si aspetta l’esito delle Europee. Per dare risposte ai suoi elettori, il centrodestra sta mettendo in campo scelte inique nei confronti della maggioranza del Paese. Bisognerà reperire 15 miliardi per finanziare il cuneo fiscale. Per i crediti agevolati alle imprese serviranno altre risorse che non ci sono. Occorrono risorse per Sanità, Istruzione e per i rinnovi dei contratti. Se non saremo in mobilitazione costante contro le politiche di questo Governo, vincerà la loro propaganda. Anche per queste ragioni, sabato 20 aprile saremo a Roma alla manifestazione nazionale indetta da Cgil e Uil”.

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