Napoli, insegnante trovato morto in una scuola a Melito: si indaga per omicidio

Un collega: forse una nota ha scatenato l’ira di qualcuno

Il corpo senza vita di Marcello Toscano è stato rinvenuto dai carabinieri ieri sera verso le 22:30 a Melito di Napoli, all’interno del perimetro della scuola media Marino Guarano.

L’uomo era insegnante di sostegno in quella scuola e le sue ricerche erano partite alle 20 quando i familiari hanno lanciato l’allarme visto che non ne avevano più notizie.

Il docente non dava sue notizie da diverse ore. Erano cominciate le ricerche. La figlia ha dato l’allerta dopo aver visto la macchina del padre parcheggiata vicino alla scuola. 

Dai primi accertamenti sembra che la morte sia riconducibile a un’aggressione con arma bianca, probabilmente un coltello, non è chiaro per quali motivi. Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri, che hanno acquisito diverse immagini dalle telecamere presenti in zona. 

L’hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre … Cronache da Melito dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale. Grazie ad uno Stato che ha abdicato da tempo, diventato solo una sorta di participio passato: qualcosa che è stato ma che adesso non c’è più…”. E’ lo sfogo, pubblicato su Facebook, dal cugino di Marcello Toscano.

Il professore era incensurato, sposato, con due figli, in passato era stato consigliere comunale a Mugnano. La scuola è la stessa in cui a maggio scorso un ragazzino di 13 anni venne ferito alla schiena con un’arma da taglio mentre era in aula da un suo compagno di classe. Ancora nello stesso istituto, due mesi prima, una bambina era stata aggredita da una coetanea nel bagno. 

Non so cosa sia successo ma potrebbe essere stata una nota a scatenare l’ira di qualche ragazzo o qualche genitore”, dice a LaPresse il professor Andrea Cipolletti, che insegna alla scuola ‘Melissa Bassi’ di Scampia e amico di Marcello Toscano. “Marcello a mezzogiorno ha chiesto a un suo collega di insegnargli a mandare la posizione tramite WhatsApp, probabilmente si sentiva in pericolo“.

Cipolletti racconta di un rapporto con il professore che è stato ucciso che durava “da oltre di vent’anni. Abbiamo lavorato insieme diversi anni fa. Le nostre moglie insegnano insieme. È una notizia che ci lascia sgomenti“.

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