La catena di supermercati del colosso biologico NaturaSi ha deciso di farsi carico delle spese per i tamponi a cui dovranno sottoporsi i lavoratori non vaccinati. Una coraggiosa scelta aziendale assunta per evitare discriminazioni, nel rispetto della libertà di scelta, dell’etica e della responsabilità sociale.
La decisione aziendale è stata comunicata in una lettera inviata ai 1650 dipendenti.
“Stiamo tutti vivendo una situazione difficile, per molti versi paradossale, innescatasi con la comparsa del virus – Così si legge nella missiva firmata dal presidente di EcoNaturaSì, Fabio Brescacin – Per questo l’azienda si farà carico del costo dei tamponi del suo personale non vaccinato”.
La dirigenza di NaturaSì sottolinea che la disposizione è stata presa “nel rispetto della libertà di ognuno e per evitare discriminazioni nell’ambito del lavoro”, in modo da “permettere a tutti di svolgere regolarmente i propri compiti in azienda”. Per chi sceglie “con coscienza e responsabilità” di non vaccinarsi, NaturaSì contribuirà “al costo dei tamponi richiesti dalla legge (fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31/12)”. In questo modo, i dipendenti dei punti vendita NaturaSì non vaccinati potranno comunque svolgere le proprie mansioni, se lo Stato non dovesse provvedere “alla spesa come per i vaccini”.
CiCre